GIUSTIZIA

Tribunale al verde, mancano i soldi per pagare gli avvocati

I fondi per il patrocinio gratuito dei legali arriva con il contagocce. La protesta dell'Ordine: "Segnaleremo il problema al ministero". Nel 2018 a fronte di una richiesta di 9 milioni ne sono arrivati solo la metà

Allarme al Tribunale di Torino, dove mancano i soldi per pagare avvocati, periti e testimoni che prendono parte ai processi penali e civili. Nel 2018 il Ministero della Giustizia, a fronte di una richiesta complessiva di 9 milioni di euro inoltrata dagli uffici torinesi, destinati a coprire le spese di giustizia, ne ha inviati soltanto la metà. Di conseguenza, i legali che si sono resi disponibili ad offrire il gratuito patrocinio alle persone che non possono pagare l’avvocato difensore, sono costretti ad attendere fino a cinque anni per il saldo della parcella. “È una situazione che va avanti da anni - spiega la presidente dell’Ordine degli avvocati torinesi Michela Malerba - che negli ultimi tempi si è aggravata, in quanto pare che al Ministero ci sia un solo funzionario incaricato di inviare le somme di denaro ai tribunali di tutta Italia. Presto segnaleremo il problema agli uffici del Guardasigilli e al Consiglio nazionale forense, anche perché si tratta di una criticità nazionale, di certo non solo torinese”.

“All’istituto del patrocinio a spese dello Stato - aggiunge Roberto Brizio, consigliere dell’Ordine - si rivolgono soprattutto cittadini italiani, che rappresentano il 95 per cento. È giusto che le persone più deboli abbiano una difesa di qualità, ma questa viene meno se il Ministero paga in ritardo il gratuito patrocinio. Purtroppo - conclude Brizio - spesso si considerano gli avvocati che offrono questo servizio (circa 400 a Torino) dei parassiti. Al contrario, si tratta di professionisti seri che per prendere meno di mille euro devono attendere anche cinque anni, che sono davvero tanti”.

print_icon