CINQUE CERCHI

Sfida olimpica ad Appendino

Il Coni fissa la deadline per adempiere alle 13 linee guida, tra cui l'approvazione "piena e incondizionata" della candidatura da parte del Consiglio comunale. Il gruppo M5s parla di "diktat" e si mette di traverso. L'opposizione ne approfitta e presenta un testo "solo da votare". Sindaca ancora una volta sulla graticola

Ha dieci giorni Chiara Appendino per far digerire alla sua maggioranza i 13 paletti messi dal Coni per la candidatura olimpica e approvare un documento in Consiglio comunale che contenga un “pieno e incondizionato” sostegno alla corsa per l’organizzazione dei Giochi invernali del 2026. Lo ha fatto sapere il Comitato olimpico attraverso una missiva inviata alle tre città candidate (Torino, Milano e Cortina) in cui chiede, appunto, che vengano espletati entro quella data “tutti gli adempimenti formali” indicati nelle linee guida. Un modo per consentire alla commissione tecnica appena insediata (si riunirà per la prima volta lunedì 16 luglio) di poter mettere a confronto tutte e tre le proposte e valutarne punti di forza e debolezza. Nella lettera ai sindaci si ipotizza anche la necessità della presenza di una delegazione delle città candidate al Consiglio del Coni fissato per il 1° agosto, quello in cui potrebbe essere indicata la città su cui punterà l'Italia.

I tempi sono stretti e Appendino sa che far digerire ai suoi consiglieri – in particolare i cinque contrari – le condizioni poste dal Coni sarà difficilissimo. Tra i grillini c'è chi ha parlato di "diktat inaccettabili" e la stessa sindaca si è ritrovata spiazzata da quello che considera uno sgambetto. Ancor di più sarà complesso ottenere il via libera di fronte alla possibilità di una partnership con Milano, il vero obiettivo di Giovanni Malagò, sostenuto pure dal sindaco del capoluogo lombardo Giuseppe Sala, che da giorni lancia messaggi alla prima cittadina pentastellata. Ancora ieri, in una riunione di maggioranza, si sono manifestate le posizioni critiche in seno al gruppo grillino.

A mettere il dito nella piaga ci pensa l’opposizione che oggi ha presentato un ordine del giorno con primo firmatario il capogruppo del Pd Stefano Lo Russo e sotto i nomi di tutti gli altri colleghi di minoranza, con la sola esclusione di Eleonora Artesio di Sinistra in Comune. Un documento (LEGGI) che, riprendende i 12 punti fissati dal M5s dopo la lunga mediazione della settimana scorsa, cui ha partecipato anche Luigi Di Maio, e i 13 del Coni, si conclude con l’impegno della sindaca “a sostenere in tutte le sedi la candidatura della città, recependo eventuali osservazioni e modifiche proposte dal Coni al dossier già inviato”. Domani, in conferenza dei capigruppo, verrà chiesto di discuterlo e approvarlo in aula già lunedì prossimo.

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