VERSO IL 2019

"Se salta la Tav salta il centrodestra"

Il capogruppo di Forza Italia in Regione Fluttero avverte: "Il blocco della Torino-Lione è una bomba atomica sotto la coalizione". E, smentendo voci su una sua "delusione" verso il partito, rilancia: "Lavoriamo per portare a votare chi non si riconosce in Salvini"

“Se non si fa la Tav, si mette la bomba atomica sotto la coalizione di centrodestra per le regionali in Piemonte. Si può tollerare il gioco delle parti per un po’ di mesi, ma non credo che sarebbe possibile un’alleanza tra Forza Italia e un partito come la Lega che, stando al governo, accettasse il blocco definitivo della Tav”. Andrea Fluttero, il successore di Gilberto Pichetto alla presidenza del gruppo in Consiglio regionale, infrange quello che pare un tabù in casa azzurra: dire che cosa succederebbe nel centrodestra che punta a governare il Piemonte, se prevalesse la linea del M5s confermata dal ministro Danilo Toninelli e in parte avvallata dallo stesso Matteo Salvini. Il leader del Carroccio ancora ieri a Capriata d'Orba nell'Alessandrino non ha certamente sgombrato il campo dall'eventualità di un blocco della Torino-Lione. Ecco, cosa sucederebbe se la Tav fosse bloccata definitivamente? La domanda è semplice, la risposta del capogruppo netta: impensabile per Forza Italia correre insieme alla Lega la primavera prossima in Piemonte.

Un po’ singolare che ad avvertire la Lega sia “un forzista deluso” che medita di salire sul Carroccio salviniano come lo ha indicato qualche giornale, non trova?
"Non so come sia uscita questa storia del forzista deluso. So che non è assolutamente vero. Sono un ex An, che ha aderito convintamente al PdL ed è rimasto nel PdL che ha cambiato sigla ritornando a chiamarsi Forza Italia, non mi sono spostato allora e non ho intenzione di farlo tantomeno oggi".

Però che nel suo partito ci sia chi sta pensando o addirittura è pronto a fare il salto, non è un’invenzione. Il gruppo che lei presiede a Palazzo Lascaris è compatto o c’è qualcuno che aspetta il momento opportuno per andare nella Lega?
“La mia impressione è che siamo tutti convinti dell’ineluttabilità dell’alleanza di centrodestra. Detto questo, è chiaro pur riconfermando la tenuta dell’alleanza, la prospettiva che da parte della Lega di Salvini ci sia l’intenzione di assorbire anche Forza Italia, noi non la condividiamo di certo”.

Qualche transumanza ci sarà, i segnali non mancano. E Salvini parlando alla festa della Lega a Capriata d’Orba ha detto di sperare che “il centrodestra continui ad essere la squadra che ben governa tante Regioni” augurandosi “che lo possa fare anche in Piemonte". Ma ha anche aggiunto che "spetta a qualcuno decidere se preferisce Renzi o Salvini come alleato”.
“Io l’assunto secondo il quale chi non è d’accordo in tutto con la Lega è col Pd, non lo accetto. Detto questo, Salvini potrà anche assorbire qualche eletto del nostro partito, ma non gli elettori. C’è un’area che io non chiamo moderata, ma popolare e liberale che non si riconosce nella Lega. E questo è comprensibile: il centrodestra nelle sue varie configurazioni in questi venticinque anni ha sempre avuto almeno tre o quattro declinazioni ed è in questo modo che si riesce a rappresentare un elettorato maggioritario nel Paese. Pensare di concentrare tutto in un unico partito non è vincente”.

Intanto Salvini cresce nei sondaggi e Forza Italia accentua il calo di consensi che già non erano stati esaltanti alle scorse elezioni. La tentazione, per chi guarda al proprio futuro, di cambiare casacca restando nel centrodestra è forte.
“E noi abbiamo il dovere di diventare più forti, di mettere insieme tutto quello che nel centrodestra non si riconosce nel leghismo di Salvini. Stiamo lavorando in questa direzione. Siamo convinti di essere indispensabili per una sana alleanza di centrodestra, integrando la Lega ed essendo alternativi al centrosinistra e al Partito Democratico. Se finissimo nella Lega saremmo inutili”.

Immigrazione, sicurezza: Salvini parla alla pancia della gente, dice chi lo contesta, però sale nei sondaggi. Voi, anche a livello locale e, nel suo caso, regionale non rischiate di apparire in attesa di quel che deciderà di fare lui, di essere al traino? Quando Forza Italia critica il governo fa sempre attenzione a non irritare i leghisti.
“La Lega rappresenta un approccio più emotivo alla politica, mentre noi vogliamo rappresentare un approccio più razionale. Sono due posizioni legittime e indispensabili. In questo momento di strapotere della Lega di Salvini è necessario che noi manteniamo e rafforziamo la nostra identità, per integrarci nel centrodestra in maniera utile e non a pietire uno strapuntino”.

Fluttero, lei è stato due volte sindaco di Chivasso, altrettante volte consigliere provinciale e parlamentare in due legislature, la politica la conosce e sa quanto certezze incrollabili possano cadere da un giorno all’altro e le promesse contano quel che contano. Insomma, lei teme che la Lega, che ad oggi riconferma la coalizione di centrodestra per le regionali del prossimo anno, alla fine possa riproporre in Piemonte l’alleanza di governo con i Cinquestelle?
“Mi auguro proprio di no, non vedo segnali in tale senso. Certo sarei molto dispiaciuto per un’alleanza di quel genere. Il governo Lega-M5s è un’anomalia che spero sia destinata a durare il meno possibile. Noi quel che non dobbiamo fare e non faremo è presentarci con il piattino in mano. Soprattutto qui al Nord dove la nazionalizzazione della Lega e la perdita del connotato territoriale nel brand lascia degli spazi enormi, basta vedere lo scontento del ceto produttivo sui provvedimenti del governo. Abbiamo di fronte a noi una prateria. Il Nord ha il diritto e il dovere di prendere in mano il futuro dell’Italia modernizzando il Paese e creando le condizioni perché i sistemi produttivi nel Nord possano competere ad armi pari con gli altri sistemi europei”.

Per far questo servono infrastrutture come la Tav.
“È indispensabile. Per l’economia, per non rimanere isolati, ma anche sotto il profilo ambientale: si mette in croce il pensionato che viaggia su una vecchia utilitaria perché inquina e non si vuole una ferrovia che ridurrebbe un traffico enorme su gomma. E a chi dice che su questo tema noi siamo sulla stessa posizione del Pd, rispondo che il parallelismo di posizioni sulla Tav è meramente finalizzato a difendere un’opera irrinunciabile, ma non apre a nessuna prospettiva politica”.

Però ancora ieri, proprio in Piemonte, Salvini della Tav ha detto che bisogna capire se e quanto serve. Se non si andrà avanti con la Torino-Lione salterà la coalizione di centrodestra per le regionali?
“L’ho detto, sarebbe come metterci una bomba atomica sotto”.

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