CONVERGENZE PARALLELE

Naja per il compagno Rizzo

Tra i pochi a concordare con Salvini sul ripristino del servizio militare è il capo del partito comunista: "Un esercito di leva fornisce molte più garanzie democratiche rispetto a un apparato composto da professionisti"

Resta rosso, ma sogna il ritorno popolare al grigioverde. “Dopo aver criticato da ragazzo la naja”, adesso Marco Rizzo, segretario del Partito Comunista, si trova “incidentalmente” d’accordo con Matteo Salvini nell’auspicare il ritorno del servizio militare di leva.

Il tenente Kojak in servizio permanente effettivo nei ranghi della sinistra in uniforme storica non ha dubbi: “Per un Paese come il nostro sarebbe molto meglio il servizio militare obbligatorio per tutti rispetto all'attuale esercito professionale". Come quando fu lui a ricevere la famosa cartolina. “Ingoiai litri di caffè prima della visita, sperando di essere esonerato”. Niente da fare: nel ’78 la recluta Rizzo finisce a Bolzano, 4° Battaglione Trasmissioni Alpine.

A distanza di quarant’anni e dopo quattordici dall’abolizione (formalmente si tratta di sospensione) della leva obbligatoria, l’ex parlamentare torinese “appoggia” la proposta del leader della Lega, peraltro già rispedita al mittente dalla titolare della Difesa, la grillina Elisabetta Trenta.

Quella che parrebbe una contraddizione – un comunista che caldeggia un esercito (è il caso di dirlo) di diciottenni in divisa a riempire caserme ormai in disuso – lui la spiega così: “Non c’è bisogno di scomodare la gloriosa storia dell'Armata Rossa, dell'Esercito Popolare della Cina di Mao, o del Vietnam di Ho Chi Min neppure Fidel Castro e Che Guevara. Le ragioni stanno nel modo di intendere la società da parte die comunisti. E li – spiega – si trova la spiegazione di come un esercito di leva fornisca molte più garanzie democratiche rispetto a un apparato composto da militari di professione”.

Rizzo pelato, servo della Nato avevano scritto su qualche muro da quelli che stavano più a sinistra di lui al tempo del bombardamento in Kossovo del Governo D’Alema che egli sostenne, pur da posizione critica.

Quella che, giocando sulla pelata ma riconoscendo l’acume politico, è stata spesso definita una delle teste più lucide della sinistra torinese non è la prima volta che finisce, pur su fronti opposti, a dire le stesse cose di Salvini: è capitato con l’Euro di cui Rizzo è nemico dichiarato e il leader della Lega pure, avendo tuttavia messo in un baule da un po’ di tempo le felpe con su scritto No Euro.

Se per quest’ultimo la naja avrebbe una funzione educativa, per Kojak la strada verso “il livellamento di classe tra ricchi e poveri ed anche tra giovani delle metropoli e giovani delle più remote province” lo si può fare con buoni risultati con gli anfibi e a passo di marcia.

“Un esercito di leva compie poi alcune funzioni di screening sanitario sulla salute di tutte le nuove generazioni che oggi si ritrovano invece prive di tale protezione" aggiunge. E poi, non vuoi cogliere l’occasione di una punizione di rigore per chi ha violato la consegna ammainandola bandiera rossa?  "Non sarà un caso che la leva militare in Italia è stata soppressa dalla peggiore finta sinistra, quella di D'Alema e Minniti, proprio sull'onda di una modernizzazione che è stata alla base della sua stessa estinzione". Avanti popolo, marsh.

print_icon