No Tav, notte dei fuochi in Valsusa

Rischia di essere un Ferragosto caldo quello di Chiomonte. E non per il meteo – che al contrario si annuncia clemente – ma per l’ennesima manifestazione dei No Tav, pronti ancora una volta a tornare all’assalto del cantiere della Torino-Lione. L’appuntamento è quello, ormai tradizionale, della “notte dei fuochi“: «Una antica tradizione delle nostre valli – si legge sui siti di riferimento del movimento – . Il fuoco, simbolo nel tempo e nelle notti per moltissimi popoli in lotta. Il fuoco usato nella storia per comunicare gli allarmi attraverso le montagne, per scalfire le tenebre, evocare forza ed esorcizzare paure ancestrali». Come si può facilmente immaginare, nel corso della notte, come da tradizione, verranno accesi dei grandi falò nei boschi della valle, a ridosso della recinzione del cantiere. Di solito però i manifestanti non si limitano agli incendi ma proseguono con lanci di oggetti, petardi e bombe carta contro gli agenti, oltre che nel tentativo di qualche simbolico danno alle reti. L’appuntamento è fissato «alla centrale elettrica di Chiomonte per le 20, si mangia insieme portando ciascuno qualcosa». In tarda serata, le forze dell’ordine si attendono l’inizio dell’attacco al cantiere.

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