BENECOMUNISMO

Cavallerizza okkupata, Appendino tollera

L’amministrazione grillina elude le richieste del consigliere Magliano sulle attività che si svolgono all’interno: concerti, bar abusivi, ristorazione, corsi di yoga nella più assoluta illegalità fiscale. “Le regole valgono ovunque senza eccezioni”

“Solo quattro controlli, peraltro relativi a rilievi fonometrici, in anni di occupazione. Non voglio che si crei una copia dell’Askatasuna a poche centinaia di metri da quest’ultimo”. A dirlo il capogruppo dei Moderati al consiglio comunale di Torino Silvio Magliano che ha discusso oggi una interpellanza sulla Cavallerizza occupata. “Le regole - sottolinea - valgono ovunque e non sono tollerabili eccezioni”. Magliano si è detto "insoddisfatto dalle desolanti risposte” del vicesindaco Guido Montanari, l’esponente di certo più in sintonia con gli occupanti che si richiamano al “bene comunismo”. Il numero due della giunta di Chiara Appendino ha preferito dilungarsi sui progetti per il futuro, glissando !sugli interrogativi più immediati, spinosi e urgenti”. Interrogativi che l'esponente dei Moderati ha dunque chiesto di approfondire in commissione. “Ho chiesto, ottenendo risposte generiche e fumose - spiega - quanti e quali controlli sono stati svolti, anche per quanto riguarda le eventuali attività di somministrazione e di vendita al minuto, nell’ambito di questo storico monumento architettonico, se è vero che vi si conducono le attività più diverse, dai corsi di yoga alla ristorazione, dall’affitto delle biciclette all’attività di affittacamere e come possiamo essere certi che tali attività non si portino avanti in regime di assoluta elusione fiscale”.

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