GRANDI OPERE

Toninelli prende in giro anche l'Ue
"La Tav si farà. Forse. Vedremo"

La commissaria europea ai Trasporti Bulc annuncia di aver ottenuto rassicurazioni dal ministro sulla Torino-Lione. Lui subito smentisce, ma neanche tanto. E aspetta l'analisi costi-benefici che arriverà "forse già a novembre"

Ha già detto tutto e il contrario di tutto Danilo Toninelli, al punto che è riuscito nell'impresa di indispettire tanto “i suoi”, cioè i militanti No Tav che l'hanno votato per bloccare l'opera, quanto gli avversari politici che invece lo incalzano sulla necessità di andare avanti. Ma se fino a ieri le sue gesta erano state circoscritte a un ambito nazionale, ora il ministro - che domani sarà a Torino dove avrebbe in programma un incontro con i sindaci No Tav, ma non con Sergio Chiamparino e men che meno con il commissario di governo Paolo Foietta - può essere apprezzato finalmente anche Oltralpe. Pure con la commissaria Ue ai Trasporti Violeta Bulc è riuscito a cambiare versione sulla Torino-Lione, tra rettifiche, precisazioni e giravolte sempre più imbarazzate e imbarazzanti. Lei, a margine della plenaria del Comitato economico e sociale europeo ha annunciato di aver “già parlato un paio di volte col nuovo ministro italiano, il quale mi ha assicurato che non devo preoccuparmi perché l’Italia onorerà gli impegni presi”. La notizia che in tanti aspettano e il fronte del No sospetta: il governo ha deciso di proseguire l'opera anche se per ragioni di opportunità (o opportunismo) procrastina l'annuncio. Ma sarà veramente così?

La rete di trasporto transeuropea Ten-t, di cui la Tav fa parte, “è essenziale per sviluppare appieno il mercato unico europeo. Quindi invito costantemente gli Stati membri a onorare gli impegni che hanno firmato”, ha aggiunto la commissaria, dicendosi “fiduciosa” che il governo “troverà il modo migliore per andare avanti e allo stesso tempo onorare gli impegni presi”. “Ovviamente ora sto seguendo molto da vicino la vicenda per vedere quali saranno i prossimi passi - continua Bulc -. La Torino-Lione è un progetto enorme, estremamente importante, che contribuirà molto alla libera circolazione dei beni e anche alla decarbonizzazione, che è uno dei motivi principali per cui sosteniamo così tanto il trasporto su rotaia. Questo progetto non sarebbe mai stato fatto senza il contributo dell'Unione, di questo ne siamo tutti certi. Ora sono speranzosa che anche il governo italiano andrà avanti su questa strada”.

Passano pochi minuti ed ecco puntuale la mezza smentita affidata a non meglio precisate fonti del Ministero: “In relazione alle dichiarazioni della commissaria Bulc, si precisa che il ministro Toninelli si è sempre espresso facendo riferimento all'analisi costi-benefici in corso e al contratto di governo che prevede di ridiscutere integralmente l'opera”. E mentre gli appalti e i lavori proseguono, lo stesso ministro annuncia dal Salone nautico di Genova che “forse riusciremo ad anticipare a novembre l’analisi costi-benefici” perché, ha spiegato “non c’è solo l’analisi costi-benefici tecnica ingegneristica - ha detto - ma anche quella legale e giuridica e quindi dobbiamo intersecarle”.

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