GRANDI OPERE

"Corretto bloccare i lavori Tav", la Lega regge il gioco del M5s

I parlamentari piemontesi Benvenuto e Maccanti sulla stessa linea dei grillini: "Attendere l'esito dell'analisi costi-benefici". Nessuna illusione: tra i due c'è perfetta identità di vedute ed è un ingenuo chi spera nel buonsenso del Carroccio. Chiesta la testa di Foietta

Sulla Torino-Lione la Lega sta con il Movimento 5 stelle e appare invece molto lontana dai suoi alleati storici del centrodestra, a partire da Forza Italia, che sul tema ha provocatoriamente chiesto - tramite i suoi parlamentari piemontesi - un’analisi costi-benefici sullo stipendio del sottosegretario Stefano Buffagni, plenipotenziario di Luigi Di Maio, il quale aveva definito l’opera “inutile”. 

In una nota ufficiale i deputati torinesi del Carroccio Alessandro Benvenuto ed Elena Maccanti definiscono “corretto che Telt continui a tenere sospesi i bandi di gara per l’appalto del tunnel di base in attesa dell’analisi costi benefici, che, come ci ha garantito il ministro, è in via di definizione”. Piena sintonia, dunque, con il ministro grillino Danilo Toninelli che aveva intimato lo stop via social alla società italo-francese, meno con Forza Italia con cui dovrebbe presentarsi in alleanza alle prossime elezioni regionali. La presa di posizione dei due esponenti leghisti arriva a poche ore dall’appello di Sergio Chiamparino, che ieri, da Bruxelles, ha chiesto ufficialmente lo sblocco dei bandi e la ripresa dei lavori. “La Lega si è sempre pronunciata a favore del progetto ma, come ha dichiarato più volte Matteo Salvini, se ci dimostrano che i costi superano di gran lunga i benefici ne trarremo le conseguenze necessarie” affermano Benvenuto e Maccanti.

Il dossier Tav è ormai prossimo a essere discusso in parlamento. Toninelli ha annunciato entro novembre l’esito della ormai celebre analisi costi-benefici e subito dopo il “licenziamento” del decreto Genova “calendarizzeremo l’audizione dei vertici della società italo francese, che abbiamo richiesto da tempo. Del resto è ancora fermo nelle Commissioni il Contratto di programma 2015-2029 tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Fs e Telt per il finanziamento, la progettazione e la realizzazione della sezione transfrontaliera della parte comune della nuova linea ferroviaria Torino-Lione, su cui saranno necessari alcuni approfondimenti” afferma Benvenuto che è anche presidente della commissione Ambiente e Lavori pubblici.

Nell’ultimo passaggio del comunicato, i leghisti arrivano a chiedere al governo di “rompere gli indugi e sostituire i vertici dell’Osservatorio” e cioè mandare a casa il commissario di Paolo Foietta. Nella conclusione della nota, tuttavia, i due parlamentari virano, in modo sibillino, verso una posizione più morbida nel merito della grande infrastruttura e, quando tirano in ballo l'Osservatorio, spiegano che con tale organismo, una volta cacciato l'attuale presidente, “sarà necessario costruire un percorso chiaro per le modifiche al tratto italiano dell’opera”. Leggendo queste dichiarazioni in filigrana, dunque, al di là dei proclami pare che la Lega neanche metta in dubbio la realizzazione del tunnel di base e che anzi sia disponibile ad aprire esclusivamente a qualche modifica sul tratto italiano. 

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