GRANDI OPERE

Missione "segreta" della Lega ai cantieri della Tav

Leali col M5s e allo stesso tempo rassicuranti con gli stakeholder del territorio. Così va in scena il doppio gioco del Carroccio sulle grandi opere. Domani il sottosegretario Siri verificherà l'avanzamento dei lavori sul lato francese e italiano. Opposizione all'attacco

È come un fiammifero in una polveriera quello che ha acceso la Lega con la nota firmata dai parlamentari piemontesi Elena Maccanti e Alessandro Benvenuto in cui si dà pieno sostegno al ministro Toninelli sulla Torino-Lione e viene definito “corretta” la decisione di sospendere i lavori fino all’esito dell’analisi costi-benefici. Si muove in un equilibrio precario il Carroccio sugli spinosi dossier delle grandi opere, da una parte tentando di non indispettire troppo l’alleato di governo, dall’altra rassicurando i suoi elettori e le autorità internazionali sul fatto che il risultato, in un modo o nell’altro, sarà portato a casa. In questo contesto va interpretata anche la visita “segreta” di una delegazione leghista ai cantieri dell’alta velocità sia sul versante francese sia su quello italiano. Una missione negata dai vertici del partito, ma che lo Spiffero è in grado di confermare: ci saranno il sottosegretario ai Trasporti Armando Siri, accompagnato dalle parlamentari Marzia Casolati, eletta nel collegio che comprende anche la Valsusa, e la lombarda Antonella Faggi. A meno che la fuga di notizie induca a cancellare la missione: si vedrà nelle prossime ore.

Intanto, come ampiamente prevedibile, le dichiarazioni di Benvenuto e Maccanti hanno riacceso la polemica con l’opposizione. Così la Lega, volutamente ambigua sull'argomento, offre il fianco agli attacchi di chi le contesta il voltafaccia: “Dopo sette analisi costi-benefici, ora gli esponenti di un partito che ha governato il Paese per tanti anni e che ha sempre espresso posizioni a favore dell’opera cambiano idea e dicono che bisogna attendere un’ulteriore analisi” attacca il deputato Pd Davide Gariglio, componente della commissione Trasporti. “Dal momento che la Commissione di tecnici alla quale è stato affidato questo compito è composta da esponenti No Tav, è chiaro che il lavoro sarà finalizzato a bloccare la costruzione del tunnel di base, con grave danno per tutto il Nord Italia” prosegue Gariglio che definisce “imbarazzante” la richiesta di sostituire i vertici dell’Osservatorio, “cioè la rimozione di quel Commissario di Governo, Paolo Foietta, che  in questi mesi, il ministro Toninelli non ha mai voluto incontrare. Chiederò, immediatamente, lumi in Commissione riguardo a queste dichiarazioni e, soprattutto, chiederò che venga audito anche il commissario Foietta, prima di essere cacciato, per presentare a tutto il Parlamento il suo lavoro di questi anni”.