LA SACRA RUOTA

Gli Agnelli iniziano a vendere, Magneti Marelli ai giapponesi

Fca ha raggiunto un accordo per la cessione dell'azienda di componenti al fondo di private equity Kkr. L'indiscrezione viene riportata dall'agenzia Bloomberg: l'annuncio domani e la transazione si attesterebbe sui 6,2 miliardi di euro

Fca ha raggiunto un accordo per vendere Magneti Marelli al fondo di private equity Kkr. L’indiscrezione viene riportata dall’agenzia Bloomberg secondo la quale un annuncio è in programma per domani e la transazione si attesterebbe sui 6,2 miliardi di euro. Fiat e Kkr non commentano.

Magneti Marelli, come scrive l’agenzia giapponese Nikkei, verrebbe acquistata da Calsonic Kansei, una società nel passato controllata da Nissan Motor ma che dal 2017 è stata acquistata dal fondo Kkr. Il fondo, tra l’altro, contribuirà ad un aumento di capitale per aiutare il finanziamento dell’operazione da parte della sua controllata. L’interesse per la società italiana di componenti per auto era già nota e, a settembre, era emerso che Kkr aveva ottenuto l’esclusiva per trattare l’acquisizione da portare a termine in tempi non lunghi. Di fatto, poi, la trattativa sembrava essersi arenata sullo scoglio del confronto economico. La proposta arrivata inizialmente si aggirava sui 5 miliardi di euro e la Fca aveva fatto sapere di considerare l’offerta troppo bassa e di essere pronta ad aprire il confronto anche con altri acquirenti, andando avanti sulla strada dello spin off e della successiva quotazione. Dalla fusione delle due società di componentistica si crea un gruppo con oltre 17 miliardi di dollari di fatturato annuale e con circa 65 mila lavoratori da Tokyo a Milano. I primi contatti per l’offerta ci sarebbero stati alcune mesi fa, all'inizio dell’estate, quando il Ceo Sergio Marchionne era ancora alla guida della società.

Magneti Marelli opera a livello internazionale come fornitore di prodotti soluzioni e sistemi ad alta tecnologia per il mondo automotive  (marmitte, componenti accessori, sospensioni, fari, fanali, si progettano motori e l'elettronica dell'auto). La sede centrale è in Italia, a Corbetta (Milano), ma sul territorio torinese è presente con una decina di stabilimenti in cui sono opccupati circa 3.200 dipendenti.. Con 7,9 miliardi di euro di fatturato nel 2016, circa 43.000 addetti, 85 unità produttive, 15 centri R&D, il gruppo è presente in modo capillare in 20 Paesi (Italia, Francia, Germania, Spagna, Regno Unito, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Serbia, Slovacchia, Turchia, Usa, Messico, Brasile, Argentina, Cina, Giappone, India e Malesia). Magneti Marelli fornisce tutti i maggiori car makers in Europa, Nord e Sud America e Asia.

Calsonic Kansei è stata fondata nel 1938. Fino al 2016 era controllata da Nissan, che ha successivamente ceduto le quote a Kkr. Produce principalmente moduli per abitacoli, sistemi elettronici e di climatizzazione. Dichiara un fatturato di 8 miliardi e 897 milioni di dollari e opera in 15 Paesi: Giappone (dove ha il quartier generale), Corea del Sud, Thailandia, India, Cina, Francia, Germania, Regno Unito, Stati Uniti, Brasile e altri. Detiene 79 impianti produttivi e 14 centri di ricerca e sviluppo. La produzione è concentrata in Asia, soprattutto in Cina. Per quanto riguarda l’Europa, l’azienda ha 3 stabilimenti in Regno Unito, uno in Spagna, Romania e Russia. Fornisce componenti a 18 case automobilistiche, fra cui Audi, Bmw, Ford, Renault, Suzuki, Saab, Volkswagen e Land Rover, e ha 22mila impiegati. Il suo business si sovrappone in buona parte a quello di Magneti Marelli, che peraltro ha numeri più alti: 43mila addetti, 85 unità produttive e 15 centri di ricerca e sviluppo. KKR&Co L.P. (Kohlberg Kravis Roberts & Co.) è un fondo di private equity americano. Ha sede a New York ed è specializzato in leveraged buyout, operazione finanziaria che consiste nell’acquisizione di società tramite lo sfruttamento della capacità di indebitamento della stessa. Il fondo immette capitali in una nuova società che acquisisce l’azienda e ne ripaga il debito con i flussi di cassa generati dal nuovo business.

Kkr è attivo in vari settori, dall’energia alle infrastrutture all’immobiliare. Attualmente dichiara di gestire asset per 191 miliardi di dollari. Ha sedi negli Stati Uniti, in Unione Europea (Francia, Lussemburgo, Regno Unito, Irlanda e Germania), Arabia Saudita, Dubai, India, Cina, Corea del Sud, Giappone, Singapore e Australia. Gli investimenti del fondo sono molto variegati. Sul sito aziendale figurano oltre 100 compagnie in portfolio. Di queste, ben 45 sono asiatiche. Ci sono per esempio le indiane Bharti Infratel (telefonia), Emerald Media (digital media) e le giapponesi Hitachi Kokusai e Panasonic Healthcare. Negli Stati Uniti, tra gli altri, troviamo gruppi farmaceutici come Arbor e aziende attive nel campo dell’energia come Energy Future Holdings o Aot.

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