ECONOMIA DOMESTICA

Cambia nome ma è sempre Salza

Tecnoinvestimenti diventa Tinexta e punta a nuove acquisizione e ad allargare i propri investimenti sul mercato estero. Nell'ultimo anno ha incrementato del 20% i ricavi. "Un nuovo marchio per guardare in avanti, che vuole ispirare fiducia e positività"

Alla veneranda età di 81 anni e con alle spalle una lunga carriera di imprenditore e banchiere, Enrico Salza, per decenni potente burattinaio del potere sabaudo, si prepara a una nuova avventura. Tecnoinvestimenti, la società da lui presieduta, prenderà il nome di Tinexta. L’assemblea straordinaria è stata convocata per il 7 novembre per approvare le modifiche dello Statuto che porteranno a una campagna informativa sui principali quotidiani e a una nuova piattaforma web.

Un nome che nasce dalla volontà di coniugare passato e presente. Composto dal richiamo alla tradizionale denominazione del Gruppo “Ti” e dal suffisso Nexta (dalla parola Next, in inglese futuro, arricchita dalla terminale “a” che si riferisce al plurale nelle lingue antiche e allude alla molteplicità e alla pluralità), Tinexta vuole rivolgersi oggi ad un pubblico internazionale, adeguando semioticamente la propria comunicazione visiva. “Abbiamo cercato un nome e un marchio capaci di parlare in tutte le lingue, simbolici ed efficaci – spiega Salza –. Il nuovo simbolo associa a una estetica accattivante un senso di dinamismo. È un marchio che guarda in avanti, che si muove verso l’alto, che vuole ispirare fiducia e positività”.

La società è in ottima salute, negli ultimi 12 mesi ha guadagnato il 20%, e nella sua nuova versione avrà tre linee di business: identità digitale, credit information e servizi per l’innovazione e il marketing. L’ esercizio 2017 si è chiuso con ricavi per 181,02 milioni di euro, in aumento del 22,9% rispetto ai 147,33 milioni ottenuti nell’esercizio precedente. Al risultato hanno contribuito in maniera consistente le acquisizioni di Sixtema, consolidata integralmente a partire dal 1° aprile 2017 e l’ingresso del Gruppo Warrant, consolidato a partire dal 1° dicembre 2017. In forte crescita anche il margine operativo lordo, che è salito da 29,27 milioni a 40,63 milioni di euro (+38,8%); di conseguenza, la marginalità è passata dal 19,9% al 22,4%. L’utile netto è aumentato del 75%, passando da 11,61 milioni a 20,31 milioni di euro; l’utile per azione è stato di 0,43 euro.“Far crescere le nostre imprese e rinsaldare i legami e le sinergie di gruppo. Guardare all’Europa, e non solo, come prospettiva: con nuove acquisizioni, se ne avremo l’opportunità, ma anche sviluppando i singoli percorsi aziendali anche perché gran parte delle imprese che affianchiamo hanno già una prospettiva internazionale”, aggiunge Salza. Fondata nel 2009, quotata dal 2014, Tecnoinvestimenti conta 1.246 dipendenti e tre sedi principali a Roma, Milano e Torino.

Tra le controllate del gruppo c’è Infocert, fondata nel 2009. Tecnoinvestimenti è controllata per il 57% da Tecno Holding che fa capo a un gruppo di Camere di Commercio fra cui Torino, Milano e Roma e vede come azionista al 10% Quaestio Capital Management. A maggio Tecnoinvestimenti ha compiuto il suo primo passo verso lo sviluppo internazionale, acquisendo il 51% di una società spagnola, Camerfirma. Più recente, a settembre, è l’operazione straordinaria in Lussemburgo con la controllata Infocert che ha sottoscritto un aumento di capitale per acquisire il 50% LuxTrust. Due mosse finalizzate a proseguire nell’internazionalizzazione del gruppo e costruire una realtà paneuropea nel “Digital trust” (identità digitale).

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