LA SACRA RUOTA

Aumenti nel contratto Fca, ma la Fiom resta fuori

Fim-Cisl, Uilm, Fismic e quadri chiedono incrementi retributivi. I metalmeccanici della Cgil non partecipano alle trattative e lanciano una settimana di mobilitazione. Palombella: "Della loro assenza non se ne accorge più nessuno"

I sindacati firmatari del contratto con Fca chiedono per il rinnovo dell’accordo in scadenza a fine anno “aumenti complessivamente pari al 10% della paga base” a regime in quattro anni. Per lo stipendio medio (quarto seconda fascia) la richiesta sarà di 2.138 euro incremento annuo a regime in quattro anni. I sindacati chiedono che sia incrementata soprattutto la paga base, dato che è ancora più bassa di circa 30 euro rispetto al contratto dei metalmeccanici, anche se lo stipendio complessivo è più alto grazie agli incrementi di risultato. Nella piattaforma che dovrebbe essere votata l’8 e il 9 novembre si chiede anche di non aprire la procedura di raffreddamento per lo sciopero nel caso sia “impossibile svolgere le prestazioni in condizioni di sicurezza”. Sono poi richieste maggiori flessibilità sull’orario di lavoro nell'utilizzo dei permessi e per la banca delle ore. Chiedono come premessa che vengano chiarite le missioni industriali di tutti gli stabilimenti italiani, compresi ovviamente i siti di Mirafiori e Grugliasco. La Fiom non è firmataria dell'ultimo contratto e non partecipa a questa nuova piattaforma di richieste, ma si limita a richiedere nuovi investimenti annunciando una settimana di mobilitazione in tutte le fabbriche del gruppo.

I sindacati hanno successivamente precisato che l’aumento richiesto dei salari annuo a regime in quattro anni è di 2.279 euro (terzo prima fascia). In pratica, spiega Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm, si chiede a regime al quarto anno un aumento per questa fascia retributiva pari a regime di 175 euro mensili. Il contratto Fca-Cnhi, in scadenza a fine anno, è un contratto di unico livello, e racchiude sia la parte nazionale sia la contrattazione integrativa.

La Fiom ha “perso un’occasione” decidendo di non fare la piattaforma per il rinnovo del contratto dei lavoratori della Fca-Cnhi con gli altri sindacati. Lo sostiene il segretario generale della Uilm Rocco Palombella a margine dell’assemblea dei rappresentanti dei lavoratori del gruppo di Fim-Uilm-Fimsic-Ugl e Aqcf. Palombella si è augurato che la Fiom “ci ripensi” e torni al tavolo della trattativa così come accaduto per il contratto nazionale dei metalmeccanici. “Ormai della mancanza della Fiom - ha detto Palombella - non se ne accorge più nessuno. Alla Fca non interessa, è passato troppo tempo. Ormai l’isolamento della Fiom è pauroso. Abbiamo detto alla Fiom che era l’occasione per fare il contratto insieme così come accaduto con Federmeccanica. C’erano le condizioni ma non è stato possibile arrivare ad un accordo. La Fiom presenta una piattaforma separata. Speriamo ci ripensino successivamente”. Palombella ha confermato che il 29 novembre è previsto l’incontro con l’amministratore delegato di Fca.

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