VIABILITA'

Siamo all'età de Lapietra

Ecco l’effetto della politica dei No. La giunta Appendino ha bloccato il sottopasso in piazza Baldissera e da mesi quell’area si è trasformata in una bolgia di auto e mezzi pubblici. L’opposizione vuole le testa dell’assessore

Foto da facebook di Marcello Tagliaferro

“La misura è colma”. Ora le opposizioni vogliono la testa dell’assessore alla Viabilità Maria Lapietra, indicata come responsabile numero uno per il disastro di piazza Baldissera, dove da mesi gli automobilisti si ritrovano intrappolati in una bolgia di ruote e lamiere per ore prima di riuscire ad attraversare l’enorme rotonda.

C’era un progetto della precedente amministrazione per realizzare un sottopasso in grado di decongestionare il traffico, ma l’amministrazione di Chiara Appendino lo ha bloccato. Di più, l’assessore Lapietra ha dichiarato pubblicamente che “i torinesi usano troppo l’auto” e che questa abitudine va “disincentivata”. Motivo per cui è stato deciso di non procedere con la realizzazione del sottopassaggio. Bocciata la soluzione individuata da chi c’era prima, ma senza avere una credibile alternativa. Ieri si è raggiunto il picco con un ingorgo che ha tenuto i veicoli a passo d’uomo per quasi tre ore. Dopo la sollevazione via social, oggi Lapietra, recatasi sul posto per valutare la situazione ha annunciato l’intenzione di istituire una task force formata da esperti della Città di Torino, del dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture del Politecnico e della Città Metropolitana per definire le soluzioni provvisorie. Intanto l’amministrazione aveva deciso di bloccare l’accesso alla grande rotonda da corso Venezia, ma il varco è stato riaperto questa mattina, in uscita dalla rotonda, perché la chiusura aumentava i problemi del traffico, mentre resta chiuso l’accesso alla rotonda da nord. Insomma, si procede per tentativi ed errori e non sapendo che fare si punta il dito contro chi c’era prima: “Quella rotonda è stata una follia progettuale - dice Lapietra - ma adesso non serve far polemiche sul sottopasso che comunque non si può fare in pochi giorni. Bisogna risolvere l’emergenza”. Sul come ancora nessuna idea.

“Non è possibile che una situazione così complessa venga affrontata con tale pressapochismo e incapacità” affermano il capogruppo dem Stefano Lo Russo e il segretario del Pd Torinese Mimmo Carretta, i quali  parlano di “un approccio ideologico” e di “una politica improntata a un modello medioevale di città che non affronta le sfide della mobilità e soprattutto dimentica le esigenze reali dei cittadini”.

Dello stesso tenore anche le dichiarazioni del capogruppo leghista Fabrizio Ricca: “L’assessore Lapietra dovrebbe farsi da parte per permettere a qualcuno più competente di risolvere una situazione incresciosa che ha già creato disagi notevoli”. Per Ricca, inoltre “molti consiglieri grillini dovrebbero smetterla di scaricare sui cittadini, considerati colpevoli di usare la macchina, la loro frustrazione dovuta al fatto di non trovare risposte sensate per risolvere questo pasticcio”.

Presentata una mozione che impegna la sindaca a revocare il suo assessore e a riprendere il progetto originario del sottopasso.

print_icon