PROFONDO ROSSO

Appendino al verde batte cassa al governo amico

Sindaca in missione a Roma per tentare di ridurre i tagli dell'esecutivo ai Comuni. Torino rischia una sforbiciata tra i 20 e i 40 milioni. Ma per ora arriva solo qualche generica promessa. Domani vertice di maggioranza a Palazzo Civico

Una riunione interlocutoria, ammantata da buoni propositi, ma per ora nulla di più. Convocato formalmente per impostare il lavoro di riforma del Tuel, il Testo unico per gli enti locali, l’incontro che si è tenuto oggi tra una ventina di sindaci grillini e la sottosegretaria al Ministero di Economia e Finanze Laura Castelli è stato soprattutto l’occasione per discutere dei tagli ai Comuni previsti dalla Manovra approvata in extremis negli ultimi giorni utili dell’anno passato. Una legge di Bilancio che solo per Torino significa un taglio tra i 20 e i 40 milioni di euro, motivo per cui tra i presenti nella sede romana del Mef in via XX Settembre, c’era anche una preoccupatissima Chiara Appendino, assieme al sindaco di Venaria Reale Roberto Falcone. Superfluo dire che per le casse già anemiche di Palazzo Civico una sforbiciata di questa entità potrebbe costringere la giunta a sacrifici dolorosissimi, con lo spettro del predissesto che torna ad aleggiare al piano nobile di via Milano. La “riunione interna” com’è stata definita da chi vi ha partecipato, è avvenuta in mattinata e ha coinvolto esclusivamente sindaci pentastellati come Virginia Raggi (Roma) e Filippo Nogarin (Livorno): proprio con quest’ultimo Appendino aveva avuto già modo di scambiare qualche preoccupata impressione sulla finanziaria, negli ultimi giorni del 2018 quando è stato ospite a Torino. Insomma, si è trattato di una sorta di war room grillina per sferrare l’offensiva sui tagli ai Comuni, cui ha partecipato anche l’europarlamentare Ignazio Corrao. Da parte del governo, rappresentato dalla Castelli, la disponibilità a rivedere alcune poste, di “fare qualcosa” ma per il momento nulla di più. D’altronde soldi ce ne sono pochi e le correzioni da fare non mancano a partire dalla sterilizzazione dell’aumento della tassazione sui soggetti legati al terzo settore.   

Appendino è in difficoltà anche dal punto di vista della propaganda: i tagli infatti arrivano da un governo amico e lei finora si è ben guardata dall’innescare polemiche che potessero mettere in cattiva luce il Movimento romano. Neanche una parola pure sullo scippo olimpico di 29 milioni che l’esecutivo ha sottratto dalle disponibilità dell’Agenzia Torino 2006 e inserito in un fondo statale. Piuttosto, nei giorni precedenti all’approvazione della manovra, aveva mobilitato il suo uomo dei conti, Sergio Rolando, per lanciare un appello assieme ai colleghi di Bologna, Genova e Milano, con l’obiettivo di convincere il governo a rivedere i tagli ai Comuni. Appello caduto nel vuoto. Il rischio, secondo quanto prospettato dallo stesso Rolando, è che la manovra possa mettere a repentaglio “gli equilibri finanziari di molti comuni”, primo fra tutti proprio di Torino.

Tra i provvedimenti presenti in finanziaria che rischiano di incidere sui conti di Torino c’è certamente la riduzione di 200 milioni del fondo governativo per correggere gli errori di calcolo nel passaggio dall’Imu alla Tasi che si ripercuoterebbe su piazza Palazzo di Città per circa 10 milioni (comunque non meno di 6 milioni). C’è inoltre la quota dei 563 milioni di euro che fino al 2018 non sono stati versati ai comuni a causa dei tagli degli ultimi anni ma che dal 2019 sarebbero dovuti tornare nelle casse degli enti locali, cosa che non accadrà. Altri 12 milioni serviranno per incrementare dal 75 all’85 per cento gli accantonamenti sui fondi di dubbia esigibilità ed è proprio qui che l’esecutivo potrebbe ammorbidire la propria posizione, visto che è l’unico provvedimento per cui tornare indietro non necessiterebbe di una copertura economica. Infine c’è la grana legata al taglio di 300 milioni sul trasporto pubblico locale che colpirà direttamente Gtt, proprio mentre è impegnata nella realizzazione di un piano industriale lacrime e sangue.

Di tutto questo e delle prospettive per i conti comunali discuterà domani Appendino in una riunione di maggioranza fissata per il tardo pomeriggio, con i consiglieri Cinquestelle.

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