LA SACRA RUOTA

Il futuro di Fca in Sala Rossa, "Appendino richiami il governo"

Una mozione del centrosinistra chiede alla sindaca di intervenire per modificare l'ecotassa che mette a repentaglio gli investimenti a Torino. Artesio: "Convocare un Consiglio aperto". E il M5s torna ad attaccare il Lingotto: "Facciano un po' di sana autocritica"

Fca irrompe in Sala Rossa. Nei giorni in cui il nuovo ceo Mike Manley annuncia l’intenzione di rivedere gli investimenti del gruppo in Italia per via della ecotassa che penalizza i modelli prodotti in Italia dalla casa italo-americana, si moltiplicano le reazioni delle forze politiche. Tra chi chiede un ripensamento al governo (Pd) e chi, invece, punta il dito contro l’ex Fiat. Una cosa è certa: se salteranno i 5 miliardi di investimenti previsti in Italia, rischiano il posto 80mila lavoratori in tutta la Penisola, di cui un quarto solo in Piemonte (senza contare l’indotto).

Partendo da questi dati, il centrosinistra ha protocollato una mozione (leggi qui) che impegna Chiara Appendino e la sua giunta a “intervenire presso il Governo” affinché modifichi la legge al centro delle polemiche (la cosiddetta bonus-malus sulle emissioni di Co2 delle nuove autovetture) “dando impulso alla produzione ibrida/elettrica nazionale, a tutela dell’economia e dei lavoratori italiani”. Un’iniziativa da inserire, secondo i firmatari (i consiglieri Stefano Lo Russo, Mimmo Carretta, Silvio Magliano e Francesco Tresso) in una “alleanza istituzionale trasversale” al fianco “degli interessi economici del territorio piemontese e in particolare di quello torinese”.

L’obiettivo è chiaro: non dare alibi a Fca, ripristinare un dialogo con la principale azienda automobilistica del Paese che, calcolando l’intera filiera, dà lavoro in tutta Italia a 156mila persone di cui 58mila in Piemonte.

Un invito che, per il momento, il M5s non sembra prendere in considerazione. Il consigliere grillino Aldo Curatella, secondo il quale, invece, “Fca dovrebbe fare un po’ di sana autocritica e non cercare sempre capri espiatori. È l’ultima sia in senso cronologico sia come entità degli investimenti in ambito mobilità sostenibile, ibride ed elettriche. Ha una gamma ormai vetusta, oltre che limitata. Invece di accusare il Governo, che per una volta cerca di favorire veicoli realmente a basse emissioni, Fca potrebbe cambiare passo”. L’esponente pentastellato si esercita poi nell’offrire alcuni consigli di politica industriale a Manley e chiude il suo intervento con un irriverente “Son tutti bravi a chiedere aiuti di Stato dedicati”.

Da quando l’ecotassa è stata inserita in manovra tra Fca e le istituzioni locali e nazionali è calato il gelo, come dimostrato dal forfait dell’azienda al Consiglio regionale e comunale aperto, convocato in seduta congiunta per lo scorso 13 dicembre (e poi rinviato a data da destinarsi) per discutere delle strategie di sviluppo e occupazionali sul territorio.

Sulla questione interviene anche la consigliera di Torino in Comune Eleonora Artesio, storica esponente della sinistra cittadina, che chiede la convocazione di un Consiglio (ancor meglio se congiunto con quello regionale) per discutere delle prospettive “e delle incertezze” legate agli investimenti di Fca.

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