ECONOMIA DOMESTICA

Export, il Piemonte tira in Francia

Tornano a crescere i commerci verso l'estero grazie agli scambi con i cugini d'oltralpe: +4,9% nel terzo trimestre 2018. Exploit della nocciola, ma è tutto il settore almentare e vinicolo a registrare performance brillanti. Male le macchine tessili nel Biellese

Le esportazioni dei distretti piemontesi nel terzo trimestre 2018 sono aumentate di 108 milioni di euro, corrispondenti a una variazione del 4,9%, con una performance nettamente superiore alla media italiana. Lo rileva il Monitor dei Distretti del Piemonte, curato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo. L’export dei distretti piemontesi risulta in crescita (+4%) anche considerando i primi nove mesi 2017. Le esportazioni distrettuali in Piemonte nel terzo trimestre dello scorso anno hanno raggiunto la quota di 2 miliardi e 311 milioni di euro, molto vicina al picco storico raggiunto nel quarto trimestre 2017. Il saldo commerciale è stato pari a 1 miliardo e 582 milioni di euro.

È positivo, in particolare, il fatto che, nel terzo trimestre dello scorso anno, 6 distretti piemontesi su 11 hanno registrato esportazioni in aumento. Significativo il recupero da parte del distretto della nocciola e frutta piemontese (+61%) e l'aumento di export dei vini delle Langhe, Roero e Monferrato (+15,8%) e del caffè, confetterie e cioccolato torinese (+14%). Incrementi positivi, anche se più contenuti, per il tessile di Biella (+4,5%), i dolci di Alba e Cuneo (+2,9%) e la rubinetteria e valvolame di Cusio-Valsesia (+1,4%). Lieve decremento, invece, per l'oreficeria di Valenza (-2,7%) e il riso di Vercelli (-2,8%). Cali più intensi per i settori frigoriferi industriali di Casale Monferrato (-6,3%) e i Casalinghi di Omegna (-6,5%). Export in riduzione più marcata per le macchine tessili di Biella (-19,9%). L'analisi per mercato di sbocco evidenzia un quadro positivo: sono aumentate in modo sostenuto le esportazioni dei distretti piemontesi verso i mercati maturi (+6,2%) e contestualmente hanno segnato un avanzamento, seppur più contenuto, anche le esportazioni verso i nuovi mercati (+1,4%). La Francia è stato il mercato verso il quale le esportazioni sono cresciute di più (+53 milioni); a seguire Germania (+35 milioni), Stati Uniti (+12 milioni), Polonia (+12 milioni) e Regno Unito (+8 milioni). Tra i mercati che hanno registrato i cali maggiori di esportazioni da parte dei distretti piemontesi la Svizzera (-13 milioni di euro), Hong Kong (-10 milioni di euro) e l'Austria (-8 milioni di euro). Le prospettive, si sottolinea, restano favorevoli, pur in un quadro di rallentamento del commercio mondiale e di elevata incertezza legata alle tensioni geo-politiche presenti sui mercati internazionali.

“Nonostante il quadro di rallentamento dei commerci internazionali, – commenta Cristina Balbo, direttore regionale Piemonte Valle d'Aosta e Liguria Intesa Sanpaolo – le esportazioni dei distretti industriali piemontesi sono cresciute quasi del 5% contro lo 0,4% dell'intero comparto manifatturiero. L’internazionalizzazione si conferma pertanto una strategia vincente, che si esprime sia nella capacità di trovare sbocchi di mercato sia nella capacità fare investimenti sull'estero per rafforzare la filiera. Anche nel 2019 – conclude – continueremo dunque a promuovere e a rafforzare gli investimenti in capitale umano, internazionalizzazione e innovazione, con un'attenzione particolare per la filiera”.

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