POLITICA & GIUSTIZIA

Estorsione e turbativa d'asta, nuovi guai per Pasquaretta

L'ex portavoce di Appendino, oggi nello staff della sottosegretaria Castelli, indagato per fatti successivi alla fine del suo lavoro a Palazzo Civico. Tra le accuse anche quella di traffico di influenze. L'assessore Sacco "persona informata". La sindaca parte lesa

Nuovi guai giudiziari per Luca Pasquaretta, ex portavoce della sindaca Chiara Appendino e ora nello staff della viceministro all’Economia Laura Castelli. A quanto si apprende, la Procura di Torino ha mosso nei suoi confronti nuove accuse, relative ad episodi non meglio precisati che si sarebbero verificati dopo la fine della sua esperienza a Palazzo Civico, terminata la scorsa estate. I reati contestati sono estorsione, traffico di influenza illecita e turbativa d’asta. Gli inquirenti ipotizzano che l'estorsione sia stata commessa ai danni della prima cittadina.

Oggi la polizia giudiziaria dei carabinieri ha perquisito la sua abitazione e sequestrato computer e cellulare, notificandogli il nuovo avviso di garanzia. Nel pomeriggio, l’assessore al Commercio del Comune di Torino, Alberto Sacco, è stato ascoltato dal pm Gianfranco Colace, che coordina le indagini, come persona informata dei fatti. Il verbale dell'interrogatorio è stato segretato. 

Pasquaretta, giornalista 41enne di origini lucane, è indagato in un procedimento in cui si ipotizza il reato di peculato per una consulenza svolta per l'edizione del Salone del Libro di Torino del 2017. È da questa inchiesta che traggono spunto le nuove ipotesi di reato formulate nei suoi confronti. Inoltre è pure indagato per apertura abusiva di luoghi di spettacolo e invasione di terreni, a proposito della sistemazione a Parco Dora di un maxischermo in occasione della finale di Champions League Juventus-Real Madrid, la stessa sera della tragedia di piazza San Carlo.

Persona di fiducia della prima cittadina grillina, che amorevolmento lo definiva “pitbull” per il suo carattere sanguigno e l’azione protettiva nei suoi confronti, Pasquaretta era stato allontanato proprio in seguito alla vicenda relativa alla kermesse libraria. E proprio in seno a tali vicenda si sarebbe profilata una condotta estorsiva, sempre secondo gli inquirenti, ai danni della sindaca.

Tra le carte dell'inchiesta, infatti, ci sarebbe una denuncia scaturita dalle pressioni personali che Pasquaretta avrebbe perpetrato nei confronti della prima cittadina per ottenere un nuovo incarico, dopo la fine del suo lavoro a Palazzo Civico. Una vicenda torbida, che coinvolge una parte dell'inner circle di Appendino: quelli che all'inizio del suo mandato avrebbero dovuto affiancarla, sostenerla e proteggerla. E sempre dalle indagini degli inquirenti emergerebbero una serie di pressioni di Pasquaretta per velocizzare pratiche burocratiche all'interno del Comune, in particolare a favore del gestore di un palazzetto sportivo della città, Divier Togni, ex patron del Palastampa poi PalaMazda. In ultimo, un incarico di “consulenza per la realizzazione dell’ufficio comunicazione istituzionale” affidato, a Matera, dal Consorzio di bonifica della Basilicata il 6 dicembre 2018. Sarebbe questo, secondo quanto si apprende, uno dei quattro filoni di indagine aperti dalla procura di Torino a carico di Pasquaretta che ha ottenuto un incarico da 14 mila euro con delibera dell’amministratore unico, Giuseppe Musacchio.

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