OBITUARY

Morto Soria, patron del Grinzane Cavour

È spirato questa mattina, a 68 anni, nella struttura sanitaria Villa Ida di Lanzo dove scontava gli arresti domiciliari. Aveva reso grande il premio letterario piemontese, ma fu travolto dalle inchieste

È morto questa mattina a 68 anni Giuliano Soria, storico patron del Premio Grinzane Cavour. Nato a Costigliole d’Asti il 20 febbraio 1952, da due anni era assistito nella struttura sanitaria Villa Ida di Lanzo, dove scontava la detenzione domiciliare per una condanna a 6 anni e 8 mesi per peculato e maltrattamenti in seguito allo scandalo che scoppiò sulla gestione del premio letterario e che di fatto travolse la kermesse culturale piemontese e che lo stesso Soria aveva reso celebre e che sull'onda dei processi chiuse i battenti. I suoi legali Aldo Mirate, Gianluca Visca e Luca Gastini avevano richiesto una proroga di un anno per la detenzione domiciliare. Il prossimo 3 marzo 2019 si sarebbe tenuta l’udienza davanti al tribunale di sorveglianza di Torino.

Soria era stato condannato in via definitiva dalla Cassazione nel luglio 2016 a 6 anni, 8 mesi e 17 giorni di reclusione per uso illecito di contributi pubblici e maltrattamenti a un giovane domestico straniero. Nel 2009 la denuncia del maggiordomo fece scattare le indagini che fecero emergere anche l’accusa di malversazione di 4,5 milioni di euro di finanziamenti pubblici, destinati al premio, utilizzati a scopo personale. Nello stesso anno Soria si dimise dalla presidenza del Premio Grinzane Cavour. Nel 2011 venne indagato dalla Procura di Torino in merito alla cessione del marchio Grinzane Festival su istanza del liquidatore dell’associazione che gestiva il premio.

Prima di finire nei guai, Giuliano Soria, laureato in lingue e letterature straniere all'Università di Torino, con studi in Spagna e Messico, ebbe una sfolgorante carriera. Dal 1984 al 1998 fu segretario coordinatore del Gruppo nazionale delle letterature dei paesi emergenti del Consiglio nazionale delle ricerche, dal 1995 al 2000 presidente del Museo nazionale del cinema di Torino e dal 1997 al 2000 vice segretario generale dell’Unione latina, ente diplomatico internazionale che riunisce a Parigi 38 stati di cultura neolatina. È stato professore associato di letteratura ispanoamericana all’Università di Salerno mentre dal 2004 fu professore ordinario di teoria della traduzione letteraria all'Università di Trieste e di letteratura spagnola all’Università di Roma Tre. Fu impegnato inoltre in diverse attività di promozione culturale: tra le altre, consigliere di indirizzo della Fiera internazionale del libro di Torino

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