LA SACRA RUOTA

Di Maio blandisce Fca: "Milioni per la 500 elettrica"

A margine della passerella alle Ogr di Torino, il vicepremier annuncia lo stanziamento di risorse per le aziende dell'indotto nell'ambito del piano per l'area complessa di crisi. Appendino esulta: "un centinaio di milioni". Ma l'iter è ancora fermo e resta il nodo dell'ecotassa

A Torino “noi investiremo come Mise nell’area complessa di crisi milioni di euro per permettere la riconversione di tutte le aziende dell’indotto legate alla produzione della 500 elettrica che farà Fca a Mirafiori”. A dichiararlo è il vicepremier e ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, durante la passerella odierna alle Ogr per la presentazione del Fondo Nazionale Innovazione. Il riconoscimento di Torino come area complessa di crisi è un piano sul quale il governo ha già dato l’ok ma che è rimasto impantanato nelle sabbie mobili della burocrazia ministeriale. Ora l’azionista grillino dell’esecutivo gialloverde pare rilanciarlo: “Questo è un altro progetto di riconversione economica e la 500 elettrica sarà un simbolo di un nuovo modello di mobilità. Speriamo - conclude - che un giorno si possa avere anche la guida autonoma”.

Così il governo, dopo lo schiaffo rifilato a Fca con l'ecotassa, in vigore proprio da marzo, che penalizza la produzione italiana, prova a ricucire i rapporti con il gruppo italo-americano che ha minacciato di rivedere i propri investimenti in Italia se il provvedimento resterà in vigore. Un approccio a dir poco schizzofrenico: da una parte si introduce una tassa che messe in seria difficoltà il principale gruppo nazionale e dall'altra si aprono i cordoni  della borsa promettendo contributi alla filiera. Intanto, in attesa delle maghifiche sorti e progressive prospettate oggi da Di Maio l'unica certezza è la sofferenza sul mercato domestico delle auto targate Fiat: il gruppo del Lingotto ha immatricolato a febbraio 44.189 auto, l'8 per cento in meno dello stesso mese del 2018, con la quota in calo dal 26,36 al 24,85 per cento.

Secondo quanto riporta Chiara Appendino, “il ministro ha parlato di un centinaio di milioni” per l’area di crisi complessa destinati a Torino. La sindaca ha inoltre smentito che il dossier “area di crisi” sia incagliato, “si sta lavorando anche con Fca – ha precisato – in particolare per quanto riguarda lo sviluppo dell’elettrico, come ha detto oggi a Torino il ministro Di Maio, che ha confermato pubblicamente che le risorse arriveranno”. Insomma, “l’impegno politico c’è, ci stiamo lavorando. Stiamo costruendo lo strumento corretto per dare una risposta al territorio”.

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