POLITICA & GIUSTIZIA

Finpiemonte, resta il peculato

Il gup conferma l'accusa per l'ex presidente Gatti e nega lo spostamento del processo da Torino a Roma, come richiesto dai legali dell'imputato. Prima udienza il prossimo 19 dicembre

Il gup del Tribunale di Torino Giacomo Marson ha rinviato a giudizio Fabrizio Gatti, ex presidente di Finpiemonte, la finanziaria della Regione Piemonte, e altre sette persone accusate di peculato dal sostituto procuratore Francesco Pelosi. Il processo comincerà il 17 dicembre 2019 davanti alla Terza sezione penale. Gli avvocati di Gatti, Luigi Chiappero e Luigi Giuliano, e il difensore di Pio Piccini, anche lui tra gli imputati, Manlio Morcella, avevano chiesto di derubricare il reato in truffa e di spostare il processo a Roma. Secondo il gup, invece, l'ipotesi di reato è corretta e così anche la sede del procedimento, Torino.

L’inchiesta, coordinata dai pm Enrica Gabetta e Pelosi, era scattata nei mesi scorsi, dopo il controllo interno sui conti della società voluto dall’attuale presidente, Stefano Ambrosini, e la successiva denuncia della Regione guidata da Sergio Chiamparino. Al centro degli accertamenti della procura un ammanco di sei milioni di euro della finanziaria regionale. Soldi che, secondo l'accusa, sarebbero stati inviati con tre bonifici a società che dovevano garantire il salvataggio della Gem Immobiliare, azienda riconducibile allo stesso Gatti.

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