POLITICA & SANITA'

Quota 100 svuota gli ospedali

Più di 1.300 tra medici e infermieri pronti ad andare in pensione anticipata e scatta l'allarme. Per i sindacati "si rischia la catastrofe". E chiedono alla Regione un massiccio piano di assunzioni

Quota Cento svuoterà gli ospedali di medici e infermieri. L’allarme è stato lanciato dalla Federazione nazionale degli infermieri e ripreso dalle rappresentanze sindacali che chiedono alla Regione Piemonte un piano di assunzioni per evitare ulteriori disagi a personale e pazienti. Il segretario piemontese di Nursing Up Claudio Delli Carri usa termini apocalittici e parla di un “esodo” di fronte al quale si rischia che “l’emergenza si trasformi in una vera catastrofe”. Il Piemonte già da anni soffre di una forte carenza di infermieri stimata in 3.795 unità, cui si devono aggiungere altri 725 pensionamenti dovuti a Quota 100. Così, secondo i rappresentanti dei lavoratori, si rischia “il collasso degli ospedali” dove non si riesce più a rispettare il corretto rapporto di un infermiere ogni sei pazienti. A ciò si aggiunga che l’età media degli infermieri è piuttosto elevata e supera i 50 anni, rendendo ancor più ostico il rispetto di turni sempre più serrati. Secondo Delli Carri “Con questa prospettiva è davvero a rischio la soglia minima di personale per la certezza di cura delle persone”.

La situazione non è migliore per i medici. Sono almeno 630 i camici bianchi pronti ad abbandonare l’attività su un totale di 8.900 in tutto il Piemonte: quasi il 10 per cento. Anche qui piove sul bagnato in una situazione in cui già mancano medici di pronto soccorso, pediatri, anestesisti, chirurghi e geriatri. Secondo il sindacato Anaao-Assomed con la nuova normativa, voluta dal governo gialloverde, quest’anno avrebbero diritto al riposo 1.500 medici, una cifra che include anche i 480 che andranno in pensione comunque, con la vecchia legge. Secondo le stime (ottimistiche del sindacato) tuttavia, solo il 10-15 per cento dei medici in attività potrebbe decidere di usufruire di Quota Cento, quindi circa 150 che vanno sommati ai 480 per i quali la pensione sarebbe prevista comunque. Di qui la cifra di 630 medici in meno.

print_icon