VERSO IL VOTO

La lista nera alle regionali

CasaPound e Destre Unite alleate alle prossime elezioni. A un passo dal traguardo la raccolta delle firme. Racca: "Per ora nessun contatto con il centrodestra di Cirio, ma se ci vogliono siamo pronti a discutere". Anche Forza Nuova prova a correre

Anche per le elezioni regionali in Piemonte, dopo le europee, ci sarà una lista unica fra Casapound e Destre Unite. Sarà un “cartello – informa una nota – che coinvolgerà numerose associazioni identitarie e sovraniste”. Una formazione che mira a ottenere, sarebbe la prima volta in Piemonte, una rappresentanza nelle istituzioni, dopo i magri risultati ottenuti sia alle amministrative di Torino del 2016 sia alle ultime politiche, quando sono andati di poco oltre l’1 per cento sul territorio regionale. “La raccolta firme – dice Marco Racca, coordinatore piemontese di Casapound, solo omonimo del Racca candidato nella Lega alle europee – è già partita da due settimane e in tutte le province siamo quasi arrivati al traguardo delle sottoscrizioni, confermando la nostra grande presenza sui territori”. Una impresa alla quale sta lavorando attivamente anche il segretario nazionale di Destre Unite Massimiliano Panero, piemontese, candidato come capolista alle prossime europee nel collegio del Nord-Ovest. La lista nera, se, come pare molto probabile, verrà presentata, rischia di erodere qualche punto percentuale alla coalizione di centrodestra guidata da Alberto Cirio, con il quale finora non ci sono stati contatti, anche se, fanno sapere, “saremmo pronti a discutere”. La possibilità di un’alleanza, tuttavia, è considerata decisamente remota: “Stiamo lavorando – conclude Racca – a un progetto politico e a un programma che tenga conto dei tanti diritti sociali, dalla casa al lavoro, calpestati in questi anni dalla giunta Chiamparino. Siamo certi che alle elezioni otterremo risultati importanti”.

Prosegue la raccolta delle sottoscrizioni anche per Forza Nuova, altra formazione neofascista guidata a livello nazionale da Roberto Fiore, che negli ultimi mesi ha intensificato al pari dei camerati di CasaPound, un tempo alleati, la presenza nelle periferie di Torino e di altre città piemontesi. Il segretario regionale Luigi Cortese, pur ammettendo qualche difficoltà organizzativa, confida di riuscire a raggiungere il numero di firme necessarie alla presentazione della lista.

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