SPORT & POLITICA

Prima col Pd ora con Cirio, il bar sport di Porqueddu

Dopo aver votato alle ultime primarie democratiche, il presidente del Coni si schiera con il centrodestra alle regionali. Rivolta nel mondo sportivo. Il suo ex braccio destro: "Una scelta personale". Dagli esordi con la Dc all'ultimo piano di via Giordano Bruno, la carriera di un camaleonte politico

Fino allo scorso anno è stato a tutti gli effetti un tesserato del Pd, poche settimane fa si è presentato ai gazebo per votare alle primarie che hanno incoronato Nicola Zingaretti segretario, professandosi di fatto elettore del partito. Ora, il numero uno del Coni piemontese Gianfranco Porqueddu chiede (senza troppo successo) al mondo dello sport di schierarsi con Alberto Cirio, candidato del centrodestra, alle prossime elezioni regionali. Lo ha fatto ieri sera durante un incontro con qualche presidente di Federazione al Circolo della Stampa Sporting, ma di qui a sostenere che il mondo dello sport si sia spostato a destra “denota quantomeno un pizzico di arroganza”.

A parlare è Roberto Scrofani, a lungo braccio destro di Porqueddu in via Giordano Bruno prima di assumere l’incarico di segretario generale della Federcalcio piemontese candidato alle regionali con i Moderati e quindi sotto le insegne del centrosinistra. Oltre a lui compete per uno scranno a Palazzo Lascaris anche Patrizia Saccà, atleta paralimpica e componente della giunta nazionale del Cip, capolista nel Pd, cui è stata indicata da Tiziana Nasi, una delle personalità più autorevoli dello sport piemontese. “Ognuno è libero di schierarsi con chi ritiene opportuno – prosegue Scrofani – ma si tratta di posizioni personali. Figuriamoci se lo sport passa a destra o a sinistra a seconda di come gira al presidente del Coni”. Ben più dura la posizione di Gianpaolo Mastromarco, presidente della Federbasket Piemonte, secondo cui Porqueddu “è solo un buffone” e un “lecchino schifoso”. Elena Apollonio, candidata di Demos, lista che sostiene Chiamparino, ma anche mamma di due campioni di canottaggio definisce “gravissima” la dichiarazione del numero uno del Coni “in cui si afferma che l’intero mondo dello sport appoggerà Cirio”.

E molti sono i nasi che si sono arricciati nell'ascoltare quelle improvvide dichiarazioni di Porqueddu, il quale nella sua decennale carriera politica è stato anche sindaco di Vinovo con la Dc e poi vicepresidente della Provincia di Torino, nella giunta di centrosinistra guidata da Antonio Saitta (dove ancora lo ricordano per il barbecue a base di porceddu sardo nel cortile di Palazzo Cisterna). È stato proprio in quegli anni che ha stretto un rapporto fortissimo con Cirio, allora assessore allo Sport di Roberto Cota in un profluvio di attestazioni di stima a tratti stucchevoli.

Classe 1942, presidente del Coni piemontese ininterrottamente dal 2001, Porqueddu votò e fece votare Mauro Laus (Pd) alle elezioni regionali del 2014, vivendo con gran delusione la mancata nomina di quest’ultimo nella giunta di Sergio Chiamparino. Delusione che Laus provò inutilmente a lenire affidandogli una consulenza (gratuita) nell’ambito degli Stati generali dello Sport organizzati dalla presidenza del Consiglio. Nello stesso anno entra in rotta di collisione con l’assessore allo Sport Giovanni Maria Ferraris, l’anello più debole della squadra che ha governato la Regione in questi cinque anni, a causa del quale Chiamparino è costretto a recitare lunghi mea culpa ogni volta che entra in contatto con il mondo sportivo. Di qui la decisione di Porqueddu di voltare le spalle al centrosinistra, pur faticando a trovare seguaci nella sua ennesima svolta: “Tante società sportive, enti di promozione e federazioni stanno collaborando con me nella stesura di un programma per lo sport, assicurandomi il loro appoggio e chiedendo che lo sport sia dato finalmente a chi lo conosce” conclude Scrofani che proprio ieri ha rappresentato Chiamparino in una tavola rotonda organizzata dallo Csen.

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