VERSO IL VOTO

"Non si fa campagna elettorale sulla pelle dei dipendenti"

Forza Italia contro il M5s che ha denunciato "promozioni sospette" da parte della giunta Chiamparino. Tronzano: "Nessun blitz". Un bell'autogol per Bertola e soci

Prendersela con i dipendenti di un ente che ci si candida a guidare può rivelarsi un autogoal, ma nel caso del Movimento 5 stelle e di Giorgio Bertola anche una speculazione ingenerosa. Forza Italia parla di “pretestuose argomentazioni” e di una “politica di basso profilo che verrà punita nelle urne” e nei giorni scorsi anche alcuni sindacati avevano preso posizione in tal senso. Ma cosa è successo? Al crepuscolo della sua legislatura, la giunta regionale ha portato a compimento un bando interno attraverso il quale 863 dipendenti su 2.600 circa hanno ottenuto uno scatto di posizione e con esso un adeguamento di stipendio. Il candidato a governatore grillino si ribella e contesta il provvedimento “sui tempi e sui modi”. Insomma, per i pentastellati si tratta della solita marchetta elettorale con cui chi sta al governo prova ad accaparrarsi una manciata di voti in più e soprattutto piazza i propri uomini nelle caselle chiave della burocrazia regionale.

“Il tempismo di promozioni, avanzamenti e aumenti di stipendi per i dipendenti regionali messi in atto dalla Giunta Chiamparino a pochi giorni dal voto, desta qualche sospetto. Un tentativo disperato e maldestro di piazzare i fedelissimi di questa amministrazione di centrosinistra in posizioni strategiche, in vista della disfatta del #26maggio? In ogni caso è il solito modo di agire della vecchia politica” scrive in un primo post su facebook Bertola, ieri. Poi, in uno successivo, attacca in modo più netto: “In gran segreto, a pochi giorni dal voto, la giunta chiamparino ha distribuito posizioni organizzative con aumenti di stipendio di circa mille euro a 863 dipendenti, un modo di fare politica che non ci appartiene e che vogliamo cambiare”.

Secondo Carlo Giacometto e Andrea Tronzano, rispettivamente parlamentare e consigliere regionale di Forza Italia “Non c’è stato alcun blitz in Regione, né abbiamo assistito ad un tentativo di nascondere la conclusione della procedura, semplicemente, invece, a causa dell’endemica lentezza della Giunta Chiamparino e del totale disinteresse dell’assessore al Personale attualmente in carica, abbiamo dovuto assistere a numerose proroghe che hanno portato l’esito del bando a manifestarsi proprio a fine legislatura. Stupisce, dunque, la superficialità di chi si propone per il Governo della Regione, che si esprime in questo modo su materie in cui dimostra la sua totale non conoscenza; materie, peraltro, che avrebbe potuto approfondire negli ultimi cinque anni da capogruppo in Consiglio regionale!”.

Nei giorni scorsi anche il vicepresidente Aldo Reschigna aveva avuto modo di specificare che si tratta di una procedura in piedi da due anni e frutto di concertazione con i sindacati che ha trovato compimento due mesi fa.

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