PIAZZATA

Flash flop contro Appendino: cinque madamin e un madaMino

Il sit-in organizzato davanti al Comune ha radunato appena una cinquantina di persone. I promotori hanno perso credibilità "civica": una delle suffragette pro Tav si era candidata con Chiamparino, l'altro ha tentato (fallendo) la corsa con Cirio

Non propriamente una folla, appena una cinquantina di persone sotto Palazzo Civico per dire “i no perdono i sì vincono”, “Torino vuole di più”, “Appendino ascolta Torino”. Questo il flash mob “olimpico” organizzato questa sera dalle madamin, le cinque suffragette del Tav sopravvissute (due hanno gettato la spugna nei mesi scorsi) e dal madaMino, al secolo il berlusconiano Mino Giachino, reduce dalla trombatura alle regionali. Un’iniziativa indetta alla luce della vittoria di Milano e Cortina per i Giochi Invernali 2026 per chiedere che Torino “non venga esclusa”, dopo il rifiuto del capoluogo piemontese a candidarsi con le due città. Vaste programme, insomma. Che però non ha fatto breccia tra i torinesi, del resto la credibilità civica dei promotori è sotto i tacchi: alle scorse elezioni regionali una, la Giovanna Giodano Peretti, si è candidata con Sergio Chiamparino, l'altro, Giachino, ha dato vita a una sfortunata lista in coalizione con il centrodestra.

“Manifestiamo la non indifferenza della città e dei cittadini di fronte a una partita che non hanno voluto giocare”, dicono le promotrici del comitato “Sì, Torino va avanti”, e chiedono all’amministrazione comunale di agire su “più piani, perché la città ne ha bisogno. Questa è la Torino che ha reagito per il suo sviluppo, non siamo qui per chiedere le dimissioni della sindaca – precisano – ma per parlare con lei e farle sentire la voce della città che chiede piani più ambiziosi, dimensioni internazionali, nuovi progetti. Vogliamo di più. E anche sulla Tav, benché ci siano buone notizie, teniamo alta l’attenzione”. Per l’ex sottosegretario quella delle Olimpiadi “è stata un’occasione persa, ora puntiamo sugli impegni del presidente Cirio per portare qui alcune gare e far tornare il Piemonte in pista. Bisogna essere convinti e compatti – aggiunge – Torino vuole uscire dal declino e tornare a cresce e non possiamo perdere questa occasione”. Già una bella pattinata e la crisi è scavallata.

print_icon