FIANCO DESTR

Dove c'è Berlusconi c'è Cirio

Il governatore risponde in chat ai più riottosi nei confronti della mobilitazione di Salvini. Una prova di fedeltà verso il Cav che sarà in piazza domani, strizzando l'occhio a Salvini

“Io vado a Roma perché dove c’è Berlusconi ci sono io”. Dopo giorni di distinguo e dubbi, polemiche e incertezze, in cui i massimi dirigenti di Forza Italia si sono divisi sull’adunata di domani, in piazza San Giovanni, a rompere il silenzio sulla chat degli azzurri piemontesi, moderata dall’ex sindaco di Santena Benny Nicotra, è il governatore Alberto Cirio. Da quando ha preso possesso dell’ufficio al piano nobile di piazza Castello, il presidente del Piemonte ha sempre cercato, nel limite del possibile, di rimanere lontano dalle beghe di partito, ma questa volta ha deciso di rompere un silenzio che durava ormai da mesi per manifestare la propria posizione e provare a tacciare le indiscrezioni che rimbalzano da Roma secondo cui il suo cuore è sempre più lontano da Arcore e vicino a via Bellerio. Che la manifestazione convocata da Matteo Salvini contro il governo giallorosso non vada proprio a genio a una porzione rilevante dei dirigenti azzurri è cosa nota; la presenza in piazza annunciata da forze estremiste come CasaPound ha dato poi l’alibi perfetto a chi non intende salire sul predellino del leader leghista, se non altro perché “una volta erano gli altri a salire sul nostro” fa notare uno dei più riottosi. Per il momento solo Osvaldo Napoli, considerato vicinissimo a Mara Carfagna, dopo qualche abboccamento con Giovanni Toti, ha fatto sapere che non sarà nella Capitale, così come Renato Brunetta e altri big nazionali. La maggioranza degli altri deputati e senatori piemontesi ci saranno, cooptati obtorto collo, per non indispettire il vecchio leader, perché “non si dica che siamo dei disertori”. Insomma, “perché ci tocca”.   

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