ECONOMIA DOMESTICA

Allarme Pmi, boom di fallimenti

Nel 2019 hanno chiuso i battenti 129 piccole e medie imprese, un dato in aumento del 23% rispetto all'anno precedente. Per l'Unione industriale di Torino "il 2020 non sarà un anno d'oro", anzi. Tutti i numeri del Rapporto Cerved

Un allarme suona tra le piccole e medie imprese piemontesi. Nel 2019 i fallimenti sono tornati ad aumentare e il Piemonte è tra le regioni più colpite. Sono state 129 le Pmi che hanno chiuso i battenti nell’ultimo anno, un dato in aumento del 23% rispetto alle 105 del 2018. L’incremento è sostanziale ed è maggiore di quello registrato nel Nord Ovest (da 547 a 604, +10,4%) e a livello nazionale (da 1.557 a 1.750, +12,4%). Un segnale preoccupante in un contesto di generale stagnazione in cui la crescita del Pil regionale tra il 2017 e il 2018 è scesa dall’1,2% allo 0,6%, mentre le esportazioni (variabile cruciale per le Pmi) è passata dal 7,8% al -0,1%. I fallimenti potrebbero essere la sentina di tempi ancor più duri all’orizzonte soprattutto se l’export non tornerà a trainare l’economia regionale.

È quanto emerge dal Rapporto Pmi Piemonte 2020 di Cerved e Unione Industriale Torino, alla seconda edizione di Industria Felix. All’evento sono state premiate 62 aziende performanti a livello gestionale e affidabili a livello finanziario. “Nel 2020 non si prevede un miglioramento, non sarà un anno d’oro”, ha spiegato Luca Pignatelli, responsabile dell'ufficio studi dell'Unione Industriale di Torino. 

Le piccole e medie imprese rappresentano probabilmente il tessuto più vitale dell’economia piemontese. Dinamiche e capaci di vendere e vendersi sui mercati esteri e di modellare il proprio core business a seconda dell'andamento del mercato: sono quelle che hanno sviluppato gli anticorpi dopo la grande crisi iniziata nel 2008 e seguita da una fase di fiacca, fiacchissima ripresa.

Nel 2018 le Pmi piemontesi hanno raggiunto 11.293 unità, in crescita del 4,5% rispetto all’anno precedente.  Rispetto al 2007, la base di Pmi sì è ampliata di circa 650 unità (+6%). Una dinamica, quella piemontese, tuttavia, contenuta rispetto a quella osservata a livello nazionale e del Nord-Ovest (da 50.407 a 55.387 con un incremento vicino al 10 per cento).

Le Pmi piemontesi realizzano un fatturato complessivo pari a 72,4 miliardi di euro (+11% rispetto a dieci anni fa). Per il quinto anno consecutivo si assiste a una crescita del fatturato complessivo: nel 2017 è stata del 3,3% rispetto all'anno prima.  Molto simile è la crescita del valore aggiunto che si attesta a 17,6 miliardi (+3,2% rispetto al 2017). Il trend “virtuoso” iniziato nel 2013 ha portato questo indicatore quasi 20 punti percentuali al di sopra del livello pre-crisi.

Quasi la metà delle piccole e medie imprese piemontesi opera nel comparto dei servizi, il 32,6% nella manifattura, il 13,7% nelle costruzioni e il residuo 3,9% nelle utility o nell’agricoltura. Complessivamente occupano 307.302 addetti.

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