Coronavirus: Salizzoni, guardare ad altre soluzioni oltre Ogr

"Oltre al polo culturale Ogr, sul quale la Regione Piemonte ha impegnato 10 milioni di euro per trasformarlo in un ospedale da campo per pazienti Covid-19, evidentemente in prospettiva di una probabile seconda ondata di infezioni a fine estate, credo che si dovrebbe approfondire qualche altra strada guardando anche ad altre strutture da dedicare all'emergenza in corso". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale Mauro Salizzoni (Pd). "Pur sapendo che il nodo più complesso è dato non tanto dall'allestimento delle strutture di ricovero, quanto dal reclutamento del personale sanitario - aggiunge Salizzoni - penso però, senza avere la pretesa di riesumare qualche vecchio ospedale divenuto oramai un rudere, che ci siano alcune situazioni che meriterebbero di essere valutate, come la Clinica della Memoria di Collegno, l'ex Valdese (ora Casa della Salute) dove ci sono degli spazi, o il Maria Adelaide chiuso da pochi anni". Secondo Salizzoni "bisognerebbe allargare lo sguardo a tutta la Regione, per evitare di concentrare i pazienti su Torino. Penso - aggiunge - a Biella dove ci sono il nuovo e grande ospedale di Ponderano, non certo saturo di reparti e di pazienti, e anche il vecchio ospedale degli Infermi, pure lui recentemente chiuso. E ancora quello che doveva essere l'ospedale della Valle Belbo, nell'astigiano, una struttura sanitaria che dopo tante traversie è ora pressoché completata. Oppure, perché non allestire ospedali da campo negli spazi adiacenti agli ospedali di Alessandria e Novara? Spero che Cirio e Icardi vorranno prendere in considerazione i miei suggerimenti".

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