CORONAVIRUS & POLITICA

Icardi-Rasero, scontro nel centrodestra

Dopo l'attacco di ieri ("Sono furibondo"), l'assessore alla Sanità replica al fulmicotone: "Il sindaco di Asti è confuso, gli ricordo che è l'autorità sanitaria, non il direttore dell'Asl

“Il sindaco di Asti è evidentemente confuso: due mesi fa voleva andare a prendere personalmente gli anziani contagiati ad Alassio e ora si è messo in testa di dettare le regole per attivare Rsa miste per pazienti Covid e no-Covid. Qualcuno dovrebbe ricordargli che il sindaco è l’autorità sanitaria, non il direttore sanitario dell’Asl”. Così l'assessore alla Sanità del Piemonte, Luigi Icardi, replica a Maurizio Rasero che ha accusato la Regione di aver bloccato il trasferimento di decine di malati di Coronavirus dall’ospedale Cardinal Massaia all’ex Clinica San Giuseppe, ora Rsa.

Un fuoco amico, essendo il sindaco di Asti di centrodestra (Forza Italia) come l’esponente della giunta Cirio (della Lega cuneese), che getta ulteriore benzina sulle polemiche politiche di questi giorni. “Sono furibondo con l’assessorato alla Sanità”, tuonava ieri nella tradizionale diretta su Facebook Rasero. “È fondamentale – attacca Rasero – che la Regione si svegli. Se qualcuno ha paura e non si vuole prendere delle responsabilità cambi mestiere, non si espongono gli ospiti a nessun rischio”.

La risposta non è meno tenera. “La soluzione prospettata per l’ex Clinica San Giuseppe – osserva Icardi – non è stata ritenuta sufficientemente sicura perché le vie di fuga antincendio prevedevano percorsi comuni che si sovrapponevano, esponendo a rischi di contaminazione gli ospiti no-Covid. Su questo punto, la linea della Regione è intransigente: i pazienti Covid possono essere trasferiti solo in strutture dedicate”. “Nessuno – aggiunge - deve mettere in pericolo gli ospiti con iniziative estemporanee: c’è una cabina di regia regionale delle Rsa, che fa riferimento alla Prefettura di Torino, ed esiste anche un coordinamento per il trasferimento dei pazienti, che nel caso specifico potrebbero andare alle Ogr o altrove, purché in condizioni di assoluta garanzia”. La soluzione della clinica San Giuseppe, conclude Icardi, “verrà presa in considerazione a lavori conclusi, quando e se potrà garantire le debite condizioni di sicurezza”.

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