Auto: Fca, -87,7% vendite in aprile in Europa

Fiat Chrysler Automobiles ha immatricolato in aprile, in Unione Europea più Paesi Efta e Regno Unito,10.952 vetture, con un calo dell'87,7% rispetto allo stesso mese del 2019. La quota è del 3,7% a fronte del 6,6%. Sono invece quasi 181.500 le auto vendute nei quattro mesi, il 48% in meno dello stesso periodo dell'anno scorso, pari a una quota del 5,4% (era 6,3%). Fca ha ottenuto risultati positivi in Italia, dove con il 37,9% di quota migliora di 12,5 punti percentuali e nel Regno Unito dove la quota è pari al 2,6% (+0,9%). Il marchio Fiat in aprile ha immatricolato nel mese 8.500 vetture pari al 2,9% di quota, nei primi quattro mesi dell'anno quasi 131 mila, per una quota del 3,9%. Positivi risultati in Italia (quota al 22,6% in aumento del 5,6%) e in Inghilterra, dove la quota è del 2% rispetto all'1,3% di un anno fa. Tra i modelli Panda e 500 continuano a essere le più vendute nel segmento A. La 500 è al primo posto sia in aprile sia nei 4 mesi. Nel quadrimestre infatti sono oltre 39.700 le 500 immatricolate pari a una quota del 17,6% (+3,4%). La Panda con quasi 38.900 immatricolazioni nel quadrimestre, ha una quota del 17,2% (+1,9%). Insieme, le due vetture raggiungono una quota nel segmento pari al 34,8%. Lancia risente in modo più accentuato le conseguenze del lockdown avendo l'Italia come unico mercato di riferimento. Nel quadrimestre ha immatricolato oltre 12.800 vetture con una quota del 3,6% in Italia (+0,2%). La Ypsilon si conferma la più venduta del segmento B in Italia con il 16,1% di quota. Alfa Romeo in aprile ottiene una quota dello 0,2%, nel quadrimestre dello 0,3%. Il brand registra risultati positivi nel mese in quasi tutti i principali mercati, come in Italia (quota al 3,4% in crescita del 2,1%), in Germania (0,2%, +0,1%), nel Regno Unito (0,4% la quota, +0,3%) e in Spagna, dove ottiene una quota dello 0,5% rispetto allo 0,3 di aprile 2019. Quasi 1.600 le immatricolazioni di aprile per Jeep che ottiene una quota dello 0,5% mentre nel quadrimestre sono 27.800 e la quota è dello 0,8% con buoni risultati in Italia (quota al 9,2% rispetto al 3,8% di un anno fa) e in Germania (0,5% di quota, +0,1%).

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