SALA ROSSA

Appendino non ha (più) i numeri

Si è conclusa anticipatamente la seduta in remoto del Consiglio comunale di Torino. Attacca Lo Russo (Pd): "Neppure stando comodamente sul divano di casa riescono ad assicurare la presenza". Moderati: "La maggioranza non esiste più". Assente anche la sindaca

Si è chiusa in anticipo, per mancanza di numero legale, la seduta odierna del Consiglio comunale di Torino. A chiederne la verifica è stato il capogruppo Pd Stefano Lo Russo dopo che la sua richiesta di mettere in votazione un’inversione dell’ordine dei lavori, per anticipare alcuni atti d’indirizzo sulla metro 2, ha ricevuto il parere negativo del presidente della Sala Rossa, Francesco Sicari, che gli ha ricordato che l’ordine viene stabilito nella Conferenza dei capigruppo del venerdì. “Oggi, per l’ennesima volta, il M5s non ha avuto il numero legale – attacca Lo Russo –, non è la prima volta da quando Appendino ha numeri risicati, solo che stavolta la cosa davvero scandalosa è che non riescono a tenerlo neanche stando comodamente sul divano di casa in teleconferenza”. Tra gli assenti la sindaca Chiara Appendino e il consigliere grillino Damiano Carretto, impegnato in un concorso. “Anche in teleconferenza il M5s non ha il numero legale. Sono settimane che chiediamo di riprendere le sedute di Consiglio Comunale in Sala Rossa. Mentre tutto è ripartito nel Paese, la Città di Torino grillina è ancora ferma alla fase 1, in pieno lockdown. Scuse su scuse per nascondere in realtà un problema politico vero: i numeri risicati della maggioranza che non regge più l’aula”

A replicare la capogruppo M5s Valentina Sganga. “Avremmo dovuto discutere –  ricorda – alcuni atti della minoranza e non della maggioranza, ma evidentemente le ragioni politiche vengono prima delle discussioni sulla città e si sfrutta la momentanea assenza della sindaca per far mancare il numero. È un peccato – conclude – ma sono certa che nessuno si offenderà se a fronte di atteggiamenti di questo tipo verranno d’ora in poi anticipati i nostri atti, in fondo se neanche alle minoranze interessa discutere le loro proposte evidentemente non sono poi così importanti”.

Di “maggioranza-accrocchio, tenuta insieme con lo spago, che per l’ennesima volta si sfascia” parla il capogruppo dei Moderati in Sala Rossa, Silvio Magliano, con “la conseguenza – afferma – che la discussione di temi fondamentali per la nostra città è rimandata a data da destinarsi. Ne cito alcuni: il percorso della linea 2 della metropolitana, il rinvio delle scadenze delle utenze condominiali quale misura di supporto economico ai cittadini, il differimento delle riscossioni a carico delle imprese quale misura di supporto all'economia cittadina. Salta tutto”. Per l’esponente dei Moderati “questa maggioranza, tra assenze e astensioni politiche, non esiste più. Questa amministrazione non ha più nulla di buono e di utile da dare a questa città – conclude –. Speriamo che i prossimi 12 mesi passino in fretta”.

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