Coronavirus, lo Stato blocca bonus per medici e infermieri

La Ragioneria dello Stato ha impugnato lo stanziamento dei fondi aggiuntivi messi dalla Regione Piemonte per gli infermieri impegnati durante l’emergenza Coronavirus. L’accordo raggiunto con le rappresentanze sindacali stabiliva che nella busta paga dei lavoratori del comparto sarebbero finiti oltre 41 milioni di euro, pari al 75 per centodelle risorse destinabili al riconoscimento delle particolari condizioni di lavoro e all’incentivazione dei lavoratori del Sistema sanitario regionale nella fase emergenziale di marzo e aprile, mentre il restante 25 per cento sarebbe stato distribuito al personale della dirigenza. L’incremento giornaliero in busta paga, a seconda delle prestazioni offerte, andava dai 5 ai 42 euro.

“Nella riunione di domani mattina della Commissione Salute chiederò agli assessori alla Sanità di tutte le Regioni di opporsi al provvedimento del Governo che di fatto impedisce di distribuire in busta paga le risorse aggiuntive già deliberate dalle Regioni a favore del personale sanitario impegnato nell'emergenza coronavirus – dice l’assessore alla Sanità del Piemonte Luigi Icardi –. Non possiamo accettare che per colpa di astrusi meccanismi burocratici nazionali, venga ritardato il pagamento di un riconoscimento concordato tra le parti e ampiamente meritato da chi ha lavorato con alto rischio di esposizione al contagio”. “È assurdo che la Ragioneria generale dello Stato – aggiunge Icardi – ci contesti di aver stanziato troppi soldi e metta in discussione il sistema di ripartizione delle risorse definito con le rappresentanze sindacali dei lavoratori. Il Piemonte, come le altre Regioni, deve essere libero di premiare chi vuole e come vuole. L'interpretazione della norma da parte delle Regioni e' stata unanime, chiediamo quindi che sia lo Stato a fare un passo indietro”.

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