LA SACRA RUOTA

Auto elettrica, "costi ancora elevati"

Per Gorlier, responsabile delle attività europee di Fca, serve "un sistema di contorno fatto di ricarica, prezzi dell’energia adeguati, gestione degli spazi pubblici e misure di supporto alla domanda"

Non basta produrre auto elettriche. Per ottenere una risposta dal mercato “bisogna dare a tutti la possibilità di accedere alla mobilità elettrica. Serve un sistema di contorno fatto di ricarica, costi dell’energia adeguati, gestione degli spazi pubblici, misure di supporto alla domanda, oltre a un piano di riqualificazione della filiera industriale. In particolare i costi della ricarica devono diventare accessibili perché oggi la ricarica pubblica è tre volte più costosa di quella privata e questo limita l’efficacia dell'auto elettrica”. A sottolinearlo è Pietro Gorlier, responsabile delle attività europee di Fca, intervenendo alla web conference di presentazione del Rapporto “100 Italian e-mobility stories” promosso da Symbola, Enel X e Fca.

Gorlier ha ricordato l’elettrificazione della gamma Fca con l’arrivo delle ibride, in particolare la Panda Mhv già in produzione a Pomigliano, la versione europea della Compass a Melfi, il piano a Mirafiori per la nuova Fiat 500, il Ducato elettrico previsto a breve ad Atessa, e poi l’elettrificazione del brand Maserati a Modena e a Torino tra il 2020 e il 2021. Sono state anche avviate le attività propedeutiche alla produzione di un nuovo Uv compatto Alfa Romeo a Pomigliano, mentre a Mirafiori nascerà il nuovo Battery Hub, un vero e proprio centro di assemblaggio batterie in un fabbricato dedicato con tecnologie all’avanguardia, processi modulari e flessibili.  

“Ci aspettiamo tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025 si possa iniziare a eliminare un problema che pesa su costo del prodotto e dunque sul prezzo finale sul cliente” dice il capo per la regione Emea dell’e-mobility del gruppo Roberto Di Stefano. Oggi, spiega Di Stefano, l’auto elettrica rispetto a un modello termico ha ancora un prezzo “più alto”, un “problema” che deriva dal costo della batteria. Ma, sottolinea, si “prevede che intorno al 2024 il costo al kilowattora della batteria raggiungerà un certo livello, possiamo indicare sotto i 100 dollari al kilowattora per unità di batteria. In quel momento – conclude – inizieremo a generare un prodotto autoveicolare competitivo a confronto con un equivalente veicolo termico”.

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