"Un commissario per la Tav"

Appello delle categorie produttive e sindacali al Governo: "La Torino-Lione deve essere realizzata in coerenza con il progetto approvato. Non sono più tollerabili ritardi"

“È necessaria e improrogabile la nomina di un Commissario straordinario di Governo per la Tav”. Dopo il governatore Alberto Cirio, sostenuto in Parlamento da Fratelli d’Italia, anche il mondo economico e produttivo torinese si appella al Governo per chiedere l’istituzione di una figura con maggiori poteri rispetto a quelli del passato per velocizzare procedure e lavori, ma soprattutto per garantire che il progetto ormai approvato non subisca ulteriori modifiche in corso d’opera.  “La Torino-Lione deve essere realizzata in coerenza con il progetto condiviso con il territorio nel rispetto degli accordi internazionali sottoscritti tra Italia, Francia e Unione Europea” si legge nella nota condivisa dalle principali sigle del mondo industriale e delle piccole imprese e di quello sindacale.

Sono coloro che un anno fa avevano dato vita, assieme alle Madamin, alla grande mobilitazione Sì Tav in piazza Castello. “Non sono più ammissibili ritardi nella sottoscrizione di atti, procedure e accordi funzionali alla realizzazione” si legge nella nota. In particolare, si ribadisce “la Tav deve essere realizzata in coerenza con il progetto condiviso con il territorio nel rispetto degli accordi internazionali tra Italia, Francia e Unione Europea e della legge 1/2017”. Per quanto riguarda il Commissario, si precisa, deve “presiedere l’Osservatorio garantendo la partecipazione del territorio e la condivisione dei progetti e della loro cantierizzazione, sbloccare il progetto della tratta nazionale di accesso programmando e garantendo la sua realizzazione entro il 2030” e infine si deve “procedere senza indugi nell’utilizzo dei fondi compensativi per il territorio attraversato dalla linea che sono oggi già disponibili”. "La realizzazione del nuovo collegamento ferroviario Torino-Lione – si dice infine – soprattutto oggi, deve essere condotta con attenzione al territorio ed al progetto approvato , in tempi celeri, certi ed adeguati alle necessità di un sistema economico locale e nazionale che ha già sofferto troppo di una disattenzione della politica ormai non più sostenibile”.

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