OPERE & OMISSIONI

Lega: Cirio commissario Tav

Con un emendamento al decreto Semplificazioni il Carroccio torna a pungolare il ministro De Micheli. "L'inazione del Governo sulla Torino-Lione è inaccettabile". Ma per qualcuno la mossa è quantomeno azzardata

“Abbiamo presentato un emendamento al prossimo decreto Semplificazioni perché l’inazione del governo sulla Tav è intollerabile ed inaccettabile. Proponiamo che il presidente della Regione Piemonte sia nominato a capo dell’Osservatorio Torino-Lione, unica sede tecnica di confronto” tra soggetti pubblici e privati a vario titolo coinvolti nell'opera.

Arriva dalla Lega il tentativo di sbloccare l’impasse dell’esecutivo sulla nomina del commissario per l’alta velocità in Valsusa, posto rimasto vacante da quando è decaduto Paolo Foietta che insieme ricopriva anche il ruolo di capo dell’Osservatorio. A sottoscrivere l’atto sono i senatori Marzia Casolati, Roberta Ferrero, Cesare Pianasso, Enrico Montani e Giorgio Maria Bergesio con la deputata Elena Maccanti: tutti leghisti. “L’Osservatorio – ricordano – è composto dai diversi soggetti interessati (Governo, regione, enti locali, e altri) ed è presieduto da un Commissario straordinario che cura, per la sezione transfrontaliera, le attività relative alla definizione e gestione della cantierizzazione e alla soluzione delle interferenze. Prima della cessazione delle funzioni del precedente commissario, l’Osservatorio aveva già stanziato risorse per 35 milioni di euro, che dopo il parere del governo - ancora non fornito - possono essere immediatamente allocate, consentendo così ai comuni interessati di utilizzare e spendere le risorse già stanziate. Un nuovo commissario significherebbe poter esercitare quella necessaria pressione sul governo perché riduca i suoi ritardi, svincolando l'opera da ulteriori burocrazie e inopportune lungaggini”.

Un atto in aperta polemica con la maggioranza giallorossa, anche se per qualcuno la mossa potrebbe rivelarsi quantomeno azzardata, vista la refrattarietà del Governo a nominare il commissario, che esporrebbe Cirio a una bocciatura, indebolendolo anche nell’interlocuzione con i vari soggetti coinvolti. Non è un caso, del resto, che il governatore per quell’incarico abbia in mente il prefetto di Torino Claudio Palomba.

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