POLITICA & LAVORO

Sciopero Gtt, il sindacato si spacca

Cgil, Cisl e Ugl indicono la protesta per il 14 settembre, giorno di apertura delle scuole. Ma Uil e autonomi si dissociano: "Non ne capiamo il motivo". Perplessità anche dalla Regione

Sindacati spaccati sullo sciopero indetto dai lavoratori di Gtt per il 14 settembre. Un giorno scelto non a caso, anche a costo di aumentare il caos che già regna sulla riapertura delle scuole. Perché se pure viene assicurato il servizio nelle cosiddette fasce protette, come da legge, è inevitabile che i disagi si ripercuotano su una giornata che si annuncia campale per studenti, professori e famiglie, non solo di Torino. “Non ci fidiamo più – attacca Francesco Bernardo della Filt-Cgil –. Gtt chiede agli autisti di provvedere alla sanificazione dei mezzi senza fornire materiale idoneo, con tutti i rischi che questo comporta, e ora vuole privatizzare il controllo dei biglietti. La situazione economica è disastrosa con una perdita che nel 2019 è stata di 16 milioni di euro e nel 2020 potrebbe raggiungere i 30-40 milioni. Siamo molto preoccupati per i 430 dipendenti”.

La decisione, però, di incrociare le braccia proprio in un momento così delicato ha provocato una frattura: solo Filt-Cgil, Fit-Cisl e Ugl hanno aderito, mentre si sono schierate contro l’iniziativa la Uilt-Uil e gli autonomi di Faisa-Cisal, Fast e Usb. “Sinceramente non capisco le motivazioni di questo sciopero, con tutte le criticità che già ci sono aggiungere anche questa non mi sembra una buona idea” si dissocia Antonio Mollica, segretario della Uil Trasporti piemontese.

Una rottura consumata nei mesi scorsi, con l’inizio della Fase 2, quando le organizzazioni che hanno promosso la mobilitazione del 14 settembre si sono rifiutate di sottoscrivere l’accordo con l’azienda sul personale viaggiante. Era il 7 maggio e da allora una parte minoritaria delle rsu aziendali ha deciso di salire sulle barricate. L’accordo prevedeva tra le altre cose la rimodulazione dell’orario di servizio e la riduzione dei cambi in linea. L’azienda inoltre ha fornito agli autisti guanti e mascherine e adeguato i mezzi alle nuove normative.

Perplessità sullo sciopero anche dalla Regione Piemonte: “Comprendo le rivendicazioni sindacali – allarga le braccia l’assessore ai Trasporti Marco Gabusi – ma forse era il caso di pensarci un attimo. Secondo me sarebbe stato più opportuno individuare un altro giorno”.

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