EMERGENZA SANITARIA

Al via il super laboratorio Covid,
la dogana sblocca il robot

Superati con l'ultima telefonata di fuoco mattutina di Cirio gli intoppi burocratici. Una buona notizia a poche ore dal taglio del nastro del centro di biologia molecolare di La Loggia. Il Piemonte aumenta così la capacità di processare tamponi

Il colpo di scena è di queste ore e sarà presentato già nella conferenza stampa convocata all’ora di pranzo a La Loggia per presentare il nuovo Centro regionale per la Biologia molecolare. Si tratta della struttura che “avrà il compito di  svolgere attività analitiche, di approfondimento e di ricerca applicata nel campo della virologia ambientale con la finalità di sviluppare conoscenze sulle interazioni dei virus con l’ambiente, costituendo quindi un nuovo ambito delle attività tecnico-scientifiche dell’Arpa, l’Agenzia per la protezione dell’ambiente” si legge in una nota di piazza Castello. Ma soprattutto, in poco tempo, sarà in grado di processare l’analisi di 1.300 tamponi che potrebbero aumentare in breve tempo fino a 2.000. Fondamentale per le operazioni di tracciamento, soprattutto se dovesse concretizzarsi una seconda ondata di contagi Covid.

Dopo la denuncia delle scorse ore per i robot e macchinari necessari bloccati da tre settimane alla dogana dell’aeroporto di Malpensa, infatti, l’assessore Matteo Marnati è riuscito a sbloccare in zona Cesarini l’impasse. Un risultato che il responsabile dell’Innovazione ha ottenuto coinvolgendoo, tra gli altri, l’ex pm Antonio Rinaudo che nell’Unità di Crisi a suo tempo allestita da Alberto Cirio si era occupato delle questioni legali e aveva affrontato durante la concitata fase dell'emergenza altri casi simili negli approviggionamenti. L’ultima telefonata (dai toni piuttosto alti) è di questa mattina, direttamente tra il governatore e i vertici dell’Agenzia delle Dogane, al termine della quale la merce è stata sbloccata e raggiungerà in poche ore La Loggia. In particolare è atteso il robot in grado di esaminare fino a 800 tamponi al giorno, prodotto in Cina per conto di una società statunitense da cui è stato acquistato per 56mila euro, attraverso una gara bandita dall’Asl To3.

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