ECONOMIA DOMESTICA

Crolla l'export in Piemonte

Contrazione del 21,2% nei primi sei mesi dell'anno: è la peggiore tra le regioni del Nord. Pesa il calo delle vendite in Germania, Stati Uniti e Francia. In controtendenza solo Molise e Liguria, uniche col segno più

Gli effetti negativi del lockdown si ripercuotono anche nell’export che nei primi sei mesi dell’anno è crollato in tutta Italia nonostante la parziale ripresa avvenuta tra maggio e giugno con la ripresa delle attività industriali. Tra le regioni del Nord, il Piemonte è una di quelle che paga il prezzo più alto con una contrazione del 21,2% rispetto a Lombardia (-15,3%), Veneto (-14,6%) ed Emilia-Romagna (-14,2%). Solo il Molise (+30,2%) e la Liguria (+3,7%) registrano, nel confronto con il primo semestre 2019, una dinamica positiva delle vendite all’estero. Nell’analisi per macro aree Nord-Ovest perde il 16,1%, peggio fanno le Isole (-20,4% con la Sardegna che crolla a -35,3%) mentre il Centro è in linea con la media nazionale (-15,3) e tengono il Nord-Est (-14,3%) e il Sud (-13,4%).

Nello stesso periodo, il calo delle vendite di macchinari e apparecchi da Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte e di metalli di base e prodotti in metallo dalla Lombardia contribuisce alla diminuzione tendenziale nazionale per 3,5 punti percentuali. Per contro, l’aumento delle vendite di metalli di base e prodotti in metallo dalla Toscana e di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici da Lombardia, Veneto, Toscana, Marche ed Emilia-Romagna contrasta per 1,5 punti la flessione dell’export. Nei primi sei mesi del 2020, i contributi maggiori alla diminuzione su base annua delle esportazioni nazionali derivano dal calo delle vendite di Piemonte (-18,8%) e Lombardia (-16,5%) verso la Germania, di Lazio (-39,9%) e Piemonte (-22,7%) verso gli Stati Uniti e di Piemonte (-22,1%), Lombardia (-17,8%), Veneto (-17,2%) ed Emilia-Romagna (-15,9%) verso la Francia. In particolare il Piemonte perde oltre il 22% del valore delle sue esportazioni verso Stati Uniti e Francia e il 18,8% verso la Germania.

L’analisi provinciale dell’export mostra performance negative per la maggior parte delle province italiane: le peggiori interessano Milano, Torino, Firenze, Brescia, Vicenza e Bergamo. Tra le performance positive, le migliori si registrano per Arezzo, Rovigo e Genova. 

print_icon