Referendum: No compatta cattolici democratici popolari

La campagna per il No al Referendum al taglio dei parlamentari del 20 e 21 settembre ha rappresentato e sta rappresentando un'occasione per ritrovare elementi e valori politici e culturali unitari nell'area dei cattolici democratici e popolari. Un'esperienza che non va perduta, da valorizzare e usare come base per confronti politici futuri. Lo affermano in una nota Giampiero Leo, Giorgio Merlo e Alessandro Risso. "L'appello per il No illustrato nei giorni scorsi in una affollata conferenza stampa a Torino - scrivono i tre esponenti politici - ha registrato un crescendo di consensi e di adesioni e, soprattutto, ha rilanciato le ragioni politiche e culturali del cattolicesimo democratico e popolare attorno ad un tema decisivo come la qualità e il futuro della nostra democrazia. Incontrando anche il favore di settori culturali affini, dai liberali ad una significativa area della sinistra democratica, dalle sardine ad esponenti politici e culturali dell'area laica torinese". "Un sussulto di dignità - secondo Leo, Merlo e Risso - registrato sia a livello nazionale che locale, aperto alle diverse correnti interne intorno a temi comuni quali la difesa della Costituzione, la centralità del Parlamento, l'equilibrio dei poteri dello Stato e il ruolo delle Assemblee elettive". 

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