CORONAVIRUS & POLITICA

Emergenza, "gestione fallimentare".
Fronte giallorosso contro la Regione

Al Comune di Torino esponenti di Pd e M5s si scagliano contro la giunta Cirio. Critiche in particolare dai due consiglieri che stanno convivendo con il Covid, il grillino Chessa e la dem Grippo

“Una gestione fallimentare, con responsabilità precise”. Maggioranza e opposizione del Comune di Torino puntano il dito contro la Regione Piemonte, bocciando la gestione dell’emergenza Covid da parte della giunta di centrodestra. Sarebbe una forzatura vedere in questa presa di posizione il delinearsi di un asse giallorosso ma certo è un dato di un qualche significato politico. Dai banchi della Sala Rossa M5s e Pd, soprattutto i consiglieri che stanno vivendo in prima persona la malattia, come il grillino Marco Chessa e la dem Maria Grazia Grippo, tutt'ora in isolamento dopo la positività al tampone, lanciano pesanti accuse all’amministrazione regionale. “Una situazione di grandissima incertezza, con risposte inefficienti e inefficaci, paghiamo la scarsa programmazione da parte di chi doveva occuparsene nei mesi scorsi” attacca Chessa mentre la Grippo sottolinea che “è mancato un investimento in termini organizzativi e non solo economici”.

Partendo dall’esperienza personale recentemente vissuta, l'esponente grillino ha evidenziato la lunghezza dei tempi necessari per ottenere il tampone e il relativo responso. “Le risposte inefficaci da parte delle Asl, ha aggiunto il consigliere, derivano dalla mancata programmazione, nei mesi scorsi, in vista della ripresa stagionale dei contagi”.

Anche Federico Mensio (M5s) ha vissuto il Covid in famiglia e parla di una “gestione dell’epidemia che ha connotati di una storia fra il thriller e il libro comico. C’era il tempo e il dovere di prepararsi, ci sono responsabilità precise”. Ancora più duro il pentastellato Andrea Russi, consigliere e radiologo, con i genitori positivi, che addirittura definisce “delinquenziale” la gestione dell'emergenza da parte della Regione. “Dopo il disastro di marzo e aprile - prosegue Russi - siamo di fronte a una situazione per certi versi ancora peggiore. Non c’è alcuna giustificazione e mi chiedo cosa debba ancora fare l’assessore regionale per farsi sfiduciare, è in vacanza da inizio mandato”. A sollevare il problema della gestione del virus a scuola le consigliere Barbara Azzarà (M5s) e Lorenza Patriarca (Pd), entrambe impegnate nel settore: “Ci voleva un sistema di sorveglianza attiva efficace – afferma la Patriarca, dirigente scolastica –. Chi ha sbagliato deve in qualche modo rendere conto e dobbiamo chiedere alla Regione che si cambi rotta prima che sia tardi”.

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