LOTTA AL COVID

Sanitari no vax, partite le lettere

In Piemonte tremila medici e infermieri non ancora immunizzati. In alcune regioni già disposte le sospensioni dal lavoro. Il commissario Rinaudo: "Inutile sperare di evitare i provvedimenti previsti confidando in tempi lunghi"

Inutile provare a tirarla in lungo. Medici, infermieri e operatori sanitari che hanno deciso di non vaccinarsi sperando che i provvedimenti nei loro confronti non arrivino prima della scadenza della norma che prevede l’obbligo vaccinale per la categoria, fissata al 31 dicembre, “devono rinunciare a questa illusione”, taglia corto Antonio Rinaudo coordinatore della campagna vaccinale in Piemonte. “Andiamo avanti rispettando le procedure, con meticolosità proprio per evitare contestazioni o contenziosi – spiega l’ex magistrato, commissario nell’ambito del Dirmei – facendo le cose per bene. Ma questo non significa allungare i tempi come forse qualcuno auspica”. 

A confermare che le Asl, elenchi alla mano, “hanno scritto le lettere al personale sanitario che non risulta vaccinato” è lo stesso assessore alla Sanità Luigi Icardi, che aggiunge come in quelle comunicazioni venga richiesto, come previsto dalla legge, “di fornire spiegazioni entro 5 giorni”. Nel balletto di cifre che dopo essere partito da 20mila è sceso a 5mila per poi calare, secondo le ultime rilevazioni, a circa 3mila, il numero di sanitari non ancora immunizzati è, tuttavia, ancora da scremare. E se è vero che in alcune regioni i provvedimenti sono già stati assunti, è altrettantio vero che problemi legati ai dati e alla loro elaborazione in Piemonte hanno rallentato l'avvio della procedura.

Tra i non vaccinati ci possono essere medici, infermieri, operatori sociosanitari e personale che lavora a contatto con il pubblico che per ragioni diverse da una scelta no vax, compresa quella di aver contratto il Covid e per questo aver deciso di rimandare l’effettuazione dell’iniezione, non risulta ancora negli elenchi. A questo serve, appunto, la richiesta di chiarimenti partita dalle aziende sanitarie non solo per i loro dipendenti, ma per tutti i sanitari compresi quelli del privato, delle Rsa e i liberi professionisti. 

La differenza ci sarà nel momento in cui scatterà l’aut aut: o ci si vaccina oppure il datore di lavoro dovrà trovare una collocazione alternativa, anche con un demansionamento, per evitare il rischio di contatto con pazienti e pubblico e nel caso questa non sia possibile o venga rifiutata per il dipendente non ci sarà altra soluzione se non quella di rimanere a casa, senza stipendio. Alternativa che non esiste per i liberi professionisti: chi non si vaccina deve essere sospeso dal rispettivo Ordine di appartenenza. Anche in questo caso, senza tentennamenti o, peggio, lungaggini artificiose. E non regge neppure la lettura data da alcuni sulla decisione inconfessabile di prolungare la procedura per evitare di depauperare ulteriormente gli ospedali da personale. 

Sul punto il presidente della Regione era stato molto chiaro e determinato: “Ogni lavoro ha obblighi che vanno rispettate. Il licenziamento non è eccessivo se non ci sono alternative. Se uno non vuole vaccinarsi – ha ribadito Alberto Cirio – e non accetta lo spostamento verso altre mansioni, non restano alternative al licenziamento”.

E resta ancora da capire, con certezza, come siano ripartite all’interno delle professioni le renitenze al vaccino. “Abbiamo chiesto alla direzione regionale della Sanità i dati dei medici non vaccinati, ma finora dobbiamo solo basarci su notizie di stampa che indicano come i medici peserebbero per il 5% sul totale del personale non vaccinato”, premette Chiara Rivetti, segretario del sindacato dei medici ospedalieri Anaao-Assomed. “Certamente ci saranno colleghi che hanno contratto il Covid recentemente e che quindi posticipano perché ancora immuni, colleghe in maternità o alla ricerca di gravidanza, controindicazioni sanitarie. I medici realmente no vax – sostiene la sindacalista – tra gli ospedalieri sono rari. Abbiamo vissuto troppo dolore per non festeggiare l’arrivo del vaccino”.

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