POLVERE DI (5) STELLE

Appendino ora s'attacca al tram

La sindaca in trasferta a Napoli, con collaboratori al seguito, per immortalare i nuovi mezzi di Gtt (ancora in costruzione!). Foto di rito e pippone auto celebrativo in cui si dimentica di citare la sua nemica amatissima, Sganga

A corto di nastri da tagliare nella sua Torino, Chiara Appendino è arrivata addirittura a Napoli per immortalare i 70 tram in costruzione che solcheranno i binari sotto la Mole non prima di gennaio. Troppo tardi per le foto di rito, i video e le conferenze stampa che i torinesi si sono dovuti sorbire a ogni fornitura di mezzi ottenuta in questi anni da Gtt (peraltro, grazie ai soldi del Governo e della Regione Piemonte); così per ovviare al problema si è recata in visita “istituzionale” nello stabilimento Hitachi del capoluogo campano dove i tram sono ancora in fase di realizzazione. E le foto se l’è fatte da lì: seduta al posto di guida, in posa coi lavoratori, accanto alla macchina. E per i maniaci del settore c’è pure un video. I grillini, quelli di una volta, avrebbero sindacato su un viaggio, presumibilmente a spese del contribuente, in cui la prima cittadina si prodiga in un lungo pippone auto-celebrativo a favore di telecamera e tempestivamente pubblicato sui social. Ma tant’è, i tempi cambiano.

Sorprende l’ansia da prestazione di una sindaca che, pur non essendo ricandidata, ha intensificato una surreale campagna elettorale pro domo sua, in cui ripete, in loop, i risultati raggiunti nel suo lustro a Palazzo Civico, dribblando sapientemente scivoloni politici e giudiziari. Surreale perché a finire sullo sfondo è proprio la candidata del Movimento 5 stelle Valentina Sganga, nemica amatissima della sindaca, che questa mattina si è svegliata all’alba per recarsi insieme ad alcuni sostenitori al deposito Gtt di Venaria per parlare con i dipendenti dell’azienda comunale del trasporto pubblico. Nel suo post Appendino ringrazia l’assessore ai Trasporti Maria Lapietra (quella del progetto nuova Ztl, poi accantonato) e neanche cita Sganga, che intanto nel pomeriggio s'è trasferita al mercato di piazza Foroni.

Le due sono ormai in competizione, le elezioni solo un passaggio formale, la posta in palio è per chi gestirà la fase successiva. È noto che Appendino vorrebbe fare di tutto pur di non offrire assist al candidato dem Stefano Lo Russo, mentre il primo pensiero di Sganga è evitare che Lega e Fratelli d’Italia conquistino Palazzo Civico. L’attuale inquilina di via Milano insegue un incarico di vertice nel nuovo corso pentastellato targato Giuseppe Conte, Sganga mira a guidare la transizione verso un centrosinistra allargato ai Cinquestelle nella sua Torino. L’una e l’altra conducono le rispettive campagne elettorali marcandosi a vicenda. E così se Sganga dà notizia della sua visita agli operai di Gtt e rivendica il salvataggio della società da parte dell'amministrazione pentastellata (“Deve essere chiaro: far vincere il centrodestra o il centrosinistra vuol dire privatizzare e vendere l'azienda. Non possiamo permetterlo!”), Appendino – che ormai la vive come un’antagonista – le risponde subito sotto elencando tutti i risultati raggiunti (da lei, ça va sans dire) in questi cinque anni: “Ben detto, Valentina. Votare il nostro progetto, significa blindare il lavoro di risanamento fatto su Gtt e sulla sua flotta. Ricordo bene la situazione finanziaria in cui ereditammo GTT nel 2016 (…)” e giù un altro pippone di cinquanta righe che poi diventa un post sulla sua pagina.

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