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Finpiemonte, la capitolazione del cda

Ha tentato di resistere, ma alla fine anche Bocchino ha rassegnato le dimissioni, di fatto "sfiduciato" dal governatore Cirio, che pure l'aveva designato. Una lunga catena di tensioni, conflitti interni e ombre sulla gestione. Ora nuovo vertice

La miccia del conflitto fra gli organi interni a Finpiemonte è stata forse innescata dalle indiscrezioni su una possibile “girandola” di consulenze e sulle discrepanze tra verbali e registrazioni, vicende messe in luce a più riprese dallo Spiffero. Ma sotto la brace ardevano da tempo altri problemi. Il cda, infatti, si è progressivamente isolato fino alla decisione clamorosa (e senza precedenti) dell’azionista Regione Piemonte: una sfiducia di fatto che sarebbe sfociata nella revoca se non fossero prevenute una dopo l’altra, le dimissioni di presidente e consiglieri. Lo aveva fatto chiaramente intendere l’assessore alle partecipate Fabrizio Ricca, dimostrando quanto il socio fosse insoddisfatto dell’operato del cda.

La cosa non aveva sorpreso: non era mai accaduta una spaccatura così profonda all’interno della finanziaria regionale. Da una parte il cda, dall’altra, compatti, i dipendenti, i dirigenti, il responsabile dell’anticorruzione e il collegio sindacale, nominato anch’esso dalla Giunta Cirio, ma entrato in rotta di collisione con il cda e in particolare con il vicepresidente Umberto Bocchino. L’ultimo ad alzare bandiera bianca, dopo aver tentato fino all’ultimo di restare in sella nonostante fosse ormai chiara la perdita di fiducia.

Il primo a dimettersi era stato, ufficialmente per motivi di salute, Roberto Molina, indicato dalla Lega. Poco dopo era stata la volta degli avvocati Mia Callegari e Giuliana Passero, entrambe indicate dalle opposizioni in Consiglio regionale. Pochi giorni fa infine ha capitolato anche Bocchino, “scaricato” anche dal governatore Cirio che pure lo aveva indicato (salvo evidentemente pentirsene a breve). Adesso verrà pubblicato un nuovo bando, ma prima si dovrà modificare lo statuto per tornare a tre componenti. Quanti erano gli amministratori prima che la Regione, allora guidata da Sergio Chiamparino, la trasformasse in banca.

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