PANDEMIA & POLITICA

Covid, altri 30,5 milioni di ristori. Per le casse della Regione un conto salato: oltre 200 milioni

Cirio rimette mano al portafogli ed eroga una nuova tranche di contributi a fondo perduto: mille euro a 23mila attività (piscine, piccoli artigiani, commercianti, proprietari di bus turistici. Un salasso per le casse pubbliche dalla dubbia efficacia. Un faro dalla Corte dei Conti

Ammonta a 30 milioni e mezzo di euro l’importo complessivo dei nuovi ristori per le difficoltà provocate dalla pandemia che verranno erogati dalla Regione Piemonte a una ampia serie di categorie economiche. A 23.642 attività verrà assegnato un contributo a fondo perduto di mille euro, 11.187 appartengono al settore del commercio, 11.078 all’artigianato, 1.079 al turismo, 298 allo sport. Altri ristori saranno assegnati ai proprietari di bus turistici e di veicoli con conducente (4,6 milioni), ai negozi di abbigliamento al dettaglio ed a quelli ubicati nei centri commerciali (1,5 milioni) e ai gestori di piscine (800.000 euro). Le richieste di contributo potranno essere presentate nel mese di giugno.

“Questo nuovo stanziamento – sottolinea il governatore Alberto Cirio – si aggiunge alle altre risorse che il Piemonte ha erogato in questi due anni per supportare le tante realtà economiche colpite dalle conseguenze e dai rincari energetici e delle materie prime post pandemia. In tutto, 200 milioni di euro di ristori che si è fatto in modo di erogare con velocità e alleggerendo il può possibile la burocrazia, che spesso rappresenta una ulteriore zavorra per il lavoro e le imprese”. Una pioggia di denaro sulla cui reale efficacia molti sollevano dubbi e che, anche a fronte delle modalità di erogazione, potrebbe vedere presto l’intervento della Corte dei Conti.

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