POLITICA & SANITÀ

Ospedali, il bluff della giunta Cirio

Il Pd va all'attacco: "Icardi ha continuato nel mantra quando era chiaro che l'Inail non può finanziare tutti i nosocomi da costruire in Piemonte". Dopo i casi di Cuneo e Alessandria, i dem contro la politica degli annunci: "Una cortina fumogena per coprire il nulla"

“Una coltre di fumo per coprire il nulla”. Così Il vicepresidente della commissione Sanità del consiglio regionale, Domenico Rossi (Pd), definisce gli annunci, alla prova dei fatti, troppo frettolosi e rassicuranti della giunta di Alberto Cirio rispetto alla situazione reale sulla costruzione dei nuovi ospedali e il sistema per finanziare le opere. La strada del partenariato pubblico-privato che pare ormai imboccata per la costruzione del futuro nosocomio di Cuneo e la concreta prospettiva di analoga soluzione per quello di Alessandria, in entrambi i casi rimangiando l’intervento dell’Inail, garantito più volte dall’assessore Luigi Icardi, intervento dell’Inail, infiamma lo scontro politicol.  

“Ad aprile 2021 la giunta Cirio annunciava trionfalmente il finanziamento Inail per otto nuovi ospedali. Si può leggere ancora sul comunicato della Regione – ricorda il vicepresidente del consiglio regionale Daniele Valle, insieme al consigliere Domenico Ravetti – come l’assessore regionale alla Sanità manifesta la sua soddisfazione “per un risultato di quasi due anni di intenso lavoro con i vertici dell’Inail e del ministero. Gli investimenti dell’Inail avvalorano la bontà del nostro piano di edilizia sanitaria e ci consentiranno di procedere con celerità nella realizzazione di nuovi ospedali che sono di vitale importanza per la sanità piemontese”. Ivcardi dixit.

I dem ricordano come ancora lo scorso gennaio il governatore assicurava che stava proseguendo l'iter per i nuovi ospedali. Invece, “com'era ampiamente previsto e denunciato dalle opposizioni, quello di Inail non era che un bluff, l'ennesimo annuncio frettoloso a cui non sono seguiti i fatti e così – denunciano gli esponenti dem – prima a Cuneo, ora a Alessandria si arriva a parlare di partenariato pubblico privato e ipotesi di manifestazioni di interesse. Come dire: siamo a zero”.

Valle e Ravetti rammentano una frase di Cirio, “Mi hanno insegnato fin da piccolo che le cose che si cominciano si finiscono”, per dire che “dopo tre anni, sarebbe ora di cominciarne qualcuna”. Ed è ancora il vicepresidente della commissione Sanità a rimarcare come “per tre anni l’Inail è stata il coperchio per tutte le pentole quando si parlava di ospedali in Piemonte. Eppure i numeri sono sempre stati chiari, L’Inail ha risorse limitate e non può certo investirle tutte in Piemonte. Pone, delle condizioni precise, non sempre realizzabili nella nostra regione – osserva Rossi – a partire dalla necessità che esistano in progetti da valutare, che la Regione non sa come finanziare. Eppure, nonostante tutto, il mantra dell’Inail è stato usato prima per rallentare alcune opere, come nel caso di Novara, e poi per annunciare la costruzione di tutti i nosocomi, come nel caso della delibera di fine 2021".

Dai banchi del Pd vengono citati i casi di cui ha dato notizia, per primo, lo Spiffero. "In questi giorni scopriamo che già due ospedali saranno finanziati attraverso il Ppp che si sta rivelando l’unica via che consente alle Regioni di costruire nuovi ospedali in assenza di massicci finanziamenti statali. Quanto tempo abbiamo sprecato a parlare di situazioni inverosimili? E qual è il prezzo pagato dai piemontesi?”