TRAVAGLI DEMOCRATICI

Schlein si prende Cuneo, Gribaudo pungola Rossi

La deputata di Borgo San Dalmazzo chiede al futuro segretario piemontese una conferenza programmatica su Sanità e Welfare. E mentre Elly va ben oltre le attese si punta sulle primarie per determinare i prossimi rapporti di forza. L'orizzonte è il 2024

Ha aspettato il risultato dell’assemblea di Cuneo Chiara Gribaudo per iniziare a punzecchiare il prossimo segretario del Pd regionale, Mimmo Rossi, candidato unitario del partito su proposta della componente che in Piemonte sostiene Stefano Bonaccini. A lui la deputata di Borgo San Dalmazzo chiede “di convocare una conferenza programmatica sui temi della sanità e del welfare in Piemonte”. Ma attenzione, prosegue “non la solita visita negli ospedali regionali, non il solito convegno autoreferenziale, ma una grande conferenza per ripensare il sistema sanitario pubblico e il welfare regionale”. Il pungolo arriva all’indomani del successo nel capoluogo della Granda dove, su 101 votanti, Schlein ha ottenuto 73 preferenze e Bonaccini 26. Che schiaffo per la mozione del candidato segretario che, almeno sulla carta, parte favorito.

Ma è quasi tutta la provincia a essersi schierata con la neo deputata, espressione dell’ala più progressista del partito con un programma a tinte rosse e verdi, in cui l’abiura del Jobs Act fa il paio con le rivendicazioni ambientaliste e sui diritti civili. Nella Granda Schlein vince anche a Caraglio, nel Roero, a Savigliano. La Bra dell’ex sindaco Bruna Sibille – sostenitrice di Bonaccini – è l’unica enclave del governatore emiliano. “Le risposte che arrivano dal Congresso Pd, qui a Cuneo e in Piemonte in generale, sono buone. Con Schlein siamo in leggero vantaggio e bisogna continuare così, ascoltare e stimolare la partecipazione” afferma una ringalluzzita Gribaudo entrata ormai nel cerchio magico dell’ex vicepresidente dell’Emilia-Romagna di cui coordina i comitati a livello nazionale.

A fare la differenza, secondo alcuni dirigenti cuneesi, è stato anche l’interesse dimostrato da Schlein per la Granda. La sua visita del 28 gennaio pare essere stata particolarmente apprezzata dai militanti mentre “Bonaccini non si è fatto proprio vedere”. E così ora non stupisce che Gribaudo voglia subito imbrigliare il segretario piemontese in pectore, se non dettandone l’agenda politica quantomeno influenzandola. Anche gli argomenti non sembrano scelti a caso: Sanità e Welfare, due delle principali competenze della Regione che andrà al voto il prossimo anno in concomitanza con le europee. Una Regione da cui finora sono arrivati “solo annunci, spot e firme di convenzioni”mentre “a pagare sono i piemontesi, che continuano a spendere i propri risparmi per potersi curare”.

Che la parlamentare ex orfiniana abbia intenzione di recitare un ruolo da protagonista nel 2024 è evidente, quali siano i suoi piani non è ancora chiaro. C’è chi ipotizza miri su Strasburgo, chi la vede come potenziale competitor di Daniele Valle per la nomination alla presidenza della Regione. Certo un buon risultato di Schlein non potrà che rafforzarla. Per ora Rossi fa buon viso a cattivo gioco e risponde nel solco del fair play: “Mi fa piacere che il congresso sia anche occasione per elaborare proposte per i prossimi mesi. Abbiamo bisogno del contributo di tutte e tutti. E sono particolarmente contento se queste sono in linea con quanto ho già anticipato nelle linee politiche programmatiche dove con chiarezza ho scritto che dobbiamo costruire un’alternativa a questa destra. Non appena avremo chiuso il congresso e messo a punto la squadra, lavoreremo tutti insieme per mandare a casa la giunta Cirio, che ha solo peggiorato i problemi dei piemontesi”.