Chiamparino, una luce nel buio

La disponibilità dell'ex sindaco di Torino a scendere in campo per le Regionali dev'essere tutelata dal centro-sinistra senza se e senza ma. Ma non si può prescindere dai partiti della coalizione per evitare quei problemi che sono stati la spina nel fianco della Bresso

La notizia della possibile candidatura di Sergio Chiamparino alla carica di Presidente della Regione è come una “luce accesa nel buio”. Nella palude in cui si trova oggi la politica italiana e della nostra regione la possibilità di avere una figura come la sua alla guida di una coalizione larga, con un fortissimo peso del civismo e di ciò che sta fuori dai partiti, consente di continuare a sperare che il buonsenso non sia ancora del tutto perduto.

Questa disponibilità deve essere accolta e tutelata dal centro-sinistra senza se e senza ma, per una volta senza avvitarsi in discussioni interminabili su regole, forme, tempi e ammennicoli vari con cui organizzare le primarie sul candidato. Il voto regionale ha la fortuna di essere un voto diretto sulla persona e di preferenza sui candidati, il modo migliore per misurarne il valore senza dover prima ricorrere ai “concorsi di bellezza”.

Sicuramente è presto prefigurare scenari e forme di aggregazione; le indiscrezioni sulla possibilità di costruire una lista civica sul modello di Alleanza per Torino, all’altezza di raccogliere una parte di voto che sicuramente sarà in libera uscita e di mettere in rete larghissimi settori che non trovano più nei partiti di centro-sinistra luoghi in cui poter militare, mi sembra anch’essa una scelta giusta ed intelligente, da praticare. Sarebbe un errore immaginare però che il centro-sinistra possa rinascere senza il supporto dei partiti che lo compongono.

Rispetto a 3 anni fa lo scenario è completamente mutato serve maggiore coraggio ad aprire verso settori che stanno provando a riorganizzare un’area liberale indispensabile per vincere e poi governare una regione senza guida da tempo. Solo una figura come quella di Chiamparino, dal mio punto di vista, è in grado di costruire una coalizione e un programma che sciolgano anche nodi che sono stati spesso una vera spina nel fianco della Presidente Bresso, impedendole di fare scelte nette.

Per questa ragione questa disponibilità non trova solo il mio favore e consenso, ma il mio pieno appoggio che cercherò di dare con tutta l’energia possibile, perché al più presto si passi dalla proposta all’iniziativa.

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