Presidente, salvi Leri Cavour

Amatissima dal grande statista piemontese, più di Santena e di Grinzane. Il Borgo è stato completamente abbandonato fin dal 1997 ed è stato oggetto di ruberie di ogni sorta e di vandalismi. Lettera aperta al Capo dello Stato Mattarella

Illustrissimo Signor Presidente della Repubblica Prof. Sergio Mattarella,

ho appreso dai media che il prossimo 24 settembre 2016 Lei farà visita alla Città di Vercelli in occasione della celebrazione del 150° anno dalla inaugurazione del Canale Cavour. Un’opera grandiosa vanto di quella che fu una ingegneria idraulica di epoca risorgimentale ancora invidiata da tutta Europa. Come pure il Consorzio di Irrigazione dell’Agro all’Ovest della Sesia. Opere colossali merito indiscusso di colui che la Storia identifica come il più grande statista della nostra Storia; il Conte Camillo Benso di Cavour.

La sua grandissima passione per l’agricoltura, l’irrigazione e l'idraulica la scoprì giovanissimo nella grande tenuta di Leri, di proprietà del padre Michele Benso che gli aveva affidato la sua gestione. Una grande azienda agricola poco distante da Vercelli, appena 12 kilometri.

Leri fu sempre amatissima dal Grande Statista, più di Santena e più di Grinzane. Leri era il Suo rifugio nei momenti di difficoltà, quando le avversità politiche e non solo gli erano contrarie. Lui si rifugiava sempre lì, in quella grande casa padronale e tra quelle mura e quelle risaie ritrovava sempre se stesso.

Leri fu meta di personaggi illustri, da Re Vittorio Emanuele, a Costantino Nigra, a Sir James Hudson, al Maestro Giuseppe Verdi, all’Agronomo Cosimo Ridolfi e tanti altri ancora.

Tra quelle mura nasceva un modello di innovazione agricola che Cavour esportò nell'Europa di allora la quale gli riservava grandi apprezzamenti per le Sue indiscusse conoscenze e i suoi meriti in campo economico e politico.

Ma in quella casa di Leri sono nate anche molte delle idee e delle strategie che condussero poi all'Unità d'Italia. Il più grande capolavoro Cavouriano. Merito del Grande Tessitore che aveva saputo a livello strategico condurre l'Italia alla sua unificazione. Un merito tutto Suo.

Ebbene Signor Presidente, il Borgo di Leri e Casa Cavour sono nel territorio del Comune di Trino (15 km da Vercelli) e dal 2008 sono anche di sua proprietà (prima era Enel). Il Borgo è stato completamente abbandonato fin dal 1997 ed è stato oggetto di ruberie di ogni sorta e di vandalismi. Sono state rubate persino le tegole dei tetti, le scale e le ringhiere di Casa Cavour, le colonne delle scuderie ecc. ecc. tutto è avvenuto nella più totale indifferenza. Anche la Chiesa del Borgo è stata oggetto di ruberie e di vandalismi.

Oggi quello scempio continua, e il Borgo è ridotto ad uno stato di profondissimo degrado e di abbandono come pure Casa Cavour nonostante sia proprietà del Comune di Trino dal 2008. Fu il sottoscritto allora Sindaco, a trovare dopo anni di trattative l'accordo con Enel per la sua cessione al prezzo simbolico di mille euro.

Su questo stato di imperdonabile degrado e abbandono da anni ho scritto a Tutte le Istituzioni Lei compreso. Le risposte? praticamente nessuna oppure quella di aver trasferito la pratica a chi di dovere. Neppure il Ministro Franceschini e il Presidente della Regione Piemonte hanno mai risposto al mio appello. Ci fu anche una iniziativa con Italia Nostra, ma purtroppo nulla di nulla.

Eppure il Conte di Cavour e la Sua opera non può e non deve essere dimenticata, opere che in parte nacquero tra le mura di Leri e della sua amatissima residenza. Cavour fu anche Consigliere Comunale di Trino e di questa Sua presenza illustre ne siamo orgogliosi.

Ma purtroppo tutto è lasciato al degrado, all'incuria, all'indifferenza e all'abbandono. Mi domando Signor Presidente come si può conciliare la celebrazione di una grandiosa opera Cavouriana, quella del Canale Cavour e di Ovest Sesia, quando a poca distanza da Vercelli il simbolo della presenza Cavouriana in terra vercellese è abbandonato al degrado, ai rovi e al vandalismo.

No Signor Presidente, io credo sia proprio inconciliabile. Bisogna salvare Leri e Lei può farlo.

Sono fiducioso che ciò avvenga e spero proprio che la Sua illustre visita a Vercelli sia anche la volontà di recuperare un patrimonio storico e Risorgimentale di grande valore, ma soprattutto sia la nostra profonda riconoscenza verso chi ha fatto veramente l'Italia partendo proprio da quelle mura della sua casa di Leri; il Conte di Cavour.

Grazie Signor Presidente per avermi dedicato la Sua Illustre attenzione; confido molto in Lei.

Con Ossequio

*Giovanni Ravasenga, consigliere comunale di Trino (Vc)

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