Serve un federalismo energetico

Ricerca idrocarburi in antitesi con uno sviluppo eco sostenibile. Il sostegno alle fonti rinnovabili (eolico, solare, geotermico, ecc.) è doveroso in un’ottica di lotta ai cambiamenti climatici e di rafforzamento della sicurezza degli approvvigionamenti energetici. Considerata la necessità di dover sostenere il fabbisogno nazionale e la nostra economia ed in considerazione dell’aumento della richiesta di energia nel prossimo futuro, oltre che delle sempre maggiori incertezze economiche legate all’utilizzo del petrolio, occorre però individuare anche altre soluzioni, che portino ad una decisa diversificazione energetica.

Poiché nulla è esente da rischi e da problematiche (pensiamo alle dighe, da cui deriva la pulitissima energia idroelettrica, protagoniste in passato anche di episodi purtroppo tragici per il nostro territorio piuttosto che all’impatto ambientale e paesaggistico determinato dagli impianti eolici), devono essere superate posizioni preconcette e ideologiche, come veti e chiusure ad altre possibili soluzioni. È necessario, quindi, che le leggi introducano processi partecipativi che favoriscano il coinvolgimento dell’intera comunità, dalle istituzioni ai cittadini.

La Lega Nord propone un federalismo energetico da attuarsi sia livello nazionale che a livello regionale, puntando sulla produzione di energia dove la richiesta risulta più elevata e nelle zone di maggior utilizzo (ogni Regione deve essere autosufficiente dal punto di vista energetico). In questo senso il territorio assume un importante ruolo che lo deve vedere come attivo protagonista e non in posizione di conflittualità riguardo alla prioritaria esigenza di realizzare impianti energetici strategici (pur nel rispetto delle specifiche realtà locali).

Una decisa programmazione energetica deve poter prevedere: - l’incentivazione delle energie rinnovabili e dell’energia elettrica basata sull’idrogeno e su altre fonti pulite; - l’incremento dell’utilizzo del solare termico e del fotovoltaico sui tetti degli edifici privati e pubblici per la generazione di acqua calda, per il riscaldamento domestico e per la produzione di energia; - il sostegno agli investimenti diretti al risparmio energetico e alla certificazione energetica degli edifici; - l’ammodernamento delle infrastrutture energetiche e il miglioramento dell’efficienza delle reti di distribuzione dell’energia; - l’aiuto alla ricerca per lo sviluppo di tecnologie ad elevata efficienza energetica e a basse emissioni inquinanti; - campagne informative per l’uso efficiente e razionale delle risorse energetiche. E proprio in questa direzione occorre operare ed impegnarsi. Del resto, la stessa Unione europea, non solo indica nella diversificazione energetica la strategia da seguire, ma dispone piena libertà, per ciascun Stato membro, di ricorrere alle fonti energetiche che ritiene più opportune, nel rispetto dei principi di tutela dell’ambiente e di sicurezza energetica. A fronte di queste considerazioni che non riteniamo opinabili, affermiamo con forza la nostra contrarietà alla ricerca di idrocarburi su tutto il territorio novarese.

*Gian Carlo Locarni, responsabile nazionale dipartimento ambiente Lega Nord

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