Ne abbiamo pieni i polmoni

Tira proprio una brutta aria in Piemonte. Incassiamo un altro primato negativo, ormai abbiamo fatto il callo e siamo temprati a tutto, ma questa volta non vengono penalizzate le già martoriate tasche dei cittadini piemontesi ma le vie respiratorie, non parliamo di toponomastica ne di ZTL, ma di qualcosa di più salutare: i nostri polmoni. E sì li abbiamo proprio pieni! I dati sono allarmanti e non danno tregua: il valore di PM10, ovvero di materia particolata o piccole particelle, è sempre al di sopra del massimo consentito, o meglio sopportato dal nostro organismo, in realtà sarebbe più appropriato estendere l’acronimo PM10 a polmoni minacciati alla decima!... piuttosto che particelle di materia.

Comunque sia ciò che respiriamo è un mix di particelle solido/gassose che noi chiamiamo comunemente aria e la fonte di maggior produzione è legata all’attività dell’uomo: processi di combustione (tra cui quelli che avvengono nei motori a scoppio, negli impianti di riscaldamento, in molte attività industriali, negli inceneritori e nelle centrali termoelettriche), usura di pneumatici, freni ed asfalto ed anche per cause naturali: l'erosione del suolo, gli incendi boschivi, la dispersione di pollini, etc.

Il periodo invernale è anche il più propizio, con migliaia di caldaie attive la produzione di gas di scarico è sicuramente elevata, non capisco quindi il motivo per cui in alcuni uffici pubblici la temperatura è solitamente di 22/23 gradi, accompagnata dalla solerzia di alcuni impiegati, consci del danno che una temperatura così alta può provocare alla nostra salute, i quali si adoperano per aprire sistematicamente qualche finestra per cambiare aria, dicono, ma inconsapevoli del fatto che così facendo fanno entrare il PM10 e allora diventa un circolo vizioso. Cosa si può fare? Abbassare la temperatura del termostato! No assolutamente, può farlo solo l’operaio della ditta specializzata che ha vinto l’appalto per la manutenzione dell’impianto, e per fare ciò bisogna avviare una procedura di intervento compilando l’apposito modulo sul sito ed aprire un ticket di intervento; nel frattempo il PM10 incalza inesorabile. Rimango affascinato dalle maglie della burocrazia che macinano microparticelle e anche altro non menzionabile, ma come assonanza vicino ai polmoni!

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